Archivi del giorno: giugno 18, 2012

Lo Zucchero crea Dipendenza come Alcool e Tabacco

Questo sembra essere il risultato di un recente studio americano pubblicato su “Nature”, che conferma la pericolosità, anche sociale, degli alimenti dolci, facendo così emergere la necessità che il governo regolamenti il loro consumo con scelte radicali, anche se impopolari. Gli Stati Uniti non sono gli unici ad aver introdotto provvedimenti di questo tipo, Francia, Danimarca e Ungheria hanno previsto imposte sulle bevande dolcificate la prima e sul cibo spazzatura le altre due.

zucchero crea dipendenzaIn buona sostanza, dice la ricerca americana, lo zucchero crea dipendenza come alcol e tabacco, nuoce gravemente alla salute, per questo servono strumenti che convincano a non abusarne. La lista dei danni è lunga, oltre al diabete di tipo 2, la comparsa di sindrome metabolica, ipertensione, obesità, resistenza all’insulina, malattie del cuore, disfunzioni del fegato, tumori.

L’eccesso di alimenti dolci crea assuefazione, perchè spinge il cervello a chiederne sempre di più e, in particolare, agendo su ormoni come grelina, leptina e dipamina, attenua la sensazione di sazietà e riduce il senso di appagamento da cibo. Non si tratta di una vera e propria dipendenza, non si va in crisi di astinenza se ci si priva di dolci, e la richiesta progressivamente crescente è una normale risposta dell’organismo a qualcosa che è percepito naturalmente come gradevole e benefico.

Ciò che forse spaventa di più è la relazione zucchero-tumore. Anche qui, però, è bene puntualizzare, non è la sostanza in sè a essere dannosa come, invece, avviene con il tabacco e le droghe, ma è, ancora una volta, il consumo eccessivo, perchè favorisce il sovrappeso. Del resto, l’obesità altera una serie di funzioni anche a livello delle cellule ed è stato scientificamente dimostrato che il forte sovrappeso ha una stretta relazione con la comparsa di tumori.

Mangiare un cioccolatino può rivelarsi un pericoloso attentato alla salute? No, è l’eccesso ad essere dannoso, consideriamo che lo zucchero è presente nella nostra alimentazione sotto forme diverse, nella pasta e nel pane, ad esempio, dunque, li ingeriamo senza rendercene conto. Bisogna premettere che la frutta da sola soddisfa totalmente il fabbisogno di questa sostanza, gli zuccheri semplici non dovrebbero superare l’1 per cento delle necessità caloriche giornaliere, che si calcolano a seconda di età, sesso, tipo di attività fisica e stato di salute.

Particolarmente a rischio sono i più piccoli, perchè le abitudini, comprese quelle alimentari, si imparano nei primissimi anni di vita. E quelle cattive sono le più difficili da modificare, perchè lasciano nel corpo segni che si possono cancellare solo a fatica e con il pericolo, spesso, di non riuscirci.

(Fonte www.mondobenessereblog.com)

Pressione in Equilibrio grazie al Tiglio

Grazie alle infiorescenze e alla corteccia, il tiglio possiede un’azione sedativa utile al sistema cardiovascolare: con la passiflora, contrasta il nervosismo

tiglio rimedio ipertensioneLe sue parti più utilizzate sono le infiorescenze, ma anche l’alburno (la corteccia più esterna) possiede importanti virtù terapeutiche. Il tiglio ha un’importante azione sedativa generale, ansiolitica e antispasmodica. Contiene principi attivi quali polifenoli, flavonoidi (tiliroside), mucillaggini e oli essenziali. L’effetto calmante del tiglio è prezioso in tutti i casi di nervosismo e agitazione concomitante a gastralgie, colite con spasmi all’addome, cefalea e colon irritabile. Il tiglio presenta anche un’azione vasodilatatrice e coadiuvante nell’ipertensione, probabilmente grazie a una diminuzione delle resistenze vascolari periferiche; per questo è utile come coadiuvante in caso di cefalee vasomotorie o muscolo tensive.

L’infuso di tiglio

Il tiglio si usa in infuso: mettere in infusione 2 grammi di pianta in una tazza di acqua bollente e lasciare riposare per 10 minuti circa. Tre tazze al dì.

L’idea in più: insieme ai fiori di sambuco e di camomilla, in parti uguali, il tiglio è super rilassante.  Mettete in infusione 3 cucchiaini di miscela in una tazza d’acqua bollente; filtrate dopo 10 minuti e bevete.

Gocce e capsule anti ipertensive

Molto usato è il macerato glicerico  (Tilia tormentosa MG 1 DH), ottenuto dalla macerazione di gemme fresche di tiglio. Utile in caso di stress accompagnato da ipertensione e palpitazioni, è particolarmente indicato in tutti quei casi in cui una componente ansiosa coinvolge in modo importante anche lo stomaco che risulta più teso e contratto.

Come usarlo

Le dosi sono: 30-40 gocce fino a tre volte al dì in poca acqua (da sorseggiare lentamente) lontano dai pasti. Per i bambini, la dose varia da tre a 10-15 gocce a seconda dell’età.

Insieme a Passiflora vince il nervosismo

Il tiglio è utilizzato anche in tintura madre (Tilia cordata TM). La posologia è di 30 gocce tre volte al dì, sciolte in poca acqua.

Come usarlo: In caso di nervosismo, associare le tinture madri di Passiflora, Escholzia e Tiglio, in parti uguali. Prendere 30 gocce tre volte al dì della miscela.

L’estratto secco, il più pratico

Un’altra formulazione facilmente reperibile è l’estratto secco, in capsule da 50, 100 mg . La dose è di 1-2 capsule, 3 volte al dì.

Curiosità

Anche la pelle si giova dall’uso del tiglio. Un impacco esterno con il decotto di fiori di tiglio ha un’azione decongestionante e rinfrescante su occhiaie e palpebre gonfie e infiammate, emolliente sulla pelle sulle mucose arrossate; risulta ottimo infine per scottature, eritemi solari e dermatiti.

(Fonte riza.it)

Una Pesca al Giorno Salva Pelle e Capelli

Cominciano ad arrivare sul mercato questi frutti, fra i più curativi della bella stagione: da mangiare ma anche da usare come impacco rinvigorente e antiossidante

pesca ricostituenteIl pesco, albero così comune alle nostre latitudini, proviene dalla Cina. Di qui giunse in Siria e poi in  Persia, paese che dette il nome alla specie, ovvero Prunus persica. Il suo frutto profumato è ricco di vitamine preziose per la salute dei tessuti: la vitamina C, la vitamina A e varie vitamine del gruppo B, oltre a minerali quali ferro e potassio.

La presenza di fibra insolubile e la capacità di stimolare la liberazione di succhi gastrici fanno della pesca un frutto eccellente per proprietà depurative, diuretiche e lassative. Per i trattamenti ricostituenti per pelle e capelli, oltre che per gustare le pesche in macedonia, vanno preferiti i frutti maturi, che racchiudono il meglio dei principi curativi: se abbiamo in casa pesche non ancora perfettamente mature, possiamo tenerle in sacchetti di carta per 2 o 3 giorni a temperatura ambiente. La carta trattiene l’umidità prodotta dalla pesca durante la maturazione e mantiene la giusta temperatura, permettendo alla pesca di maturare al punto giusto senza avvizzire.

Ottima nella macedonia

L’azione ristrutturante e rivitalizzante della pesca sui capelli e sull’epidermide (non a caso si dice “avere una pelle di pesca”!) è garantita anche dal consumo regolare di questo frutto fresco in macedonia. Ovviamente andranno preferite le pesche di coltivazione biologica, che si possono gustare anche con la buccia.

Mangiala ogni giorno per tutta l’estate

Per tutto il mese di giugno e, se puoi, per tutta l’estate, mangia due pesche al giorno in macedonia, con un cucchiaino di miele e un vasetto di yogurt naturale.

Come maschera anti caduta: rinforza la capigliatura a partire dalla radice

La polpa di pesca migliora la lucentezza e la massa della chioma, che appare più voluminosa e sana. Ecco come utilizzarla per una maschera rinforzante.

Procurati tre pesche mature, sbucciale e frullane la polpa. Aggiungi un cucchiaio di argilla verde ventilata, il succo di un limone e mescola bene. L’impacco così ottenuto si applica sui capelli e si lascia agire per almeno mezz’ora, indossando una cuffietta di plastica trasparente. Infine si sciacqua e si procede col normale shampoo. Si ripete 2 volte alla settimana.

(Fonte www.riza.it)

Mancanza di Ferro, un Aiuto dalle Alghe

microalga spirulina ricca di ferroLa mancanza di ferro, è un disturbo molto diffuso. Il primo aiuto arriva sicuramente dall’alimentazione, a seguire ci sono gli integratori naturali, come alcuni tipi di alga, utili a sostenere l’organismo nei momenti di maggior fabbisogno di ferro.
Il ferro è un elemento per la nostra salute, dal momento che entra nella costituzione dell’emoglobina, della mioglobina e di alcuni enzimi. Il ferro, infatti, assolve a diversi compiti, come il trasporto di ossigeno nel sangue, il trasferimento di elettroni nella catena respiratoria, la produzione di vitamina A e la trasmissione degli impulsi nervosi.

Fattori che predispongono l’individuo alla carenza di ferro

  • dieta povere di carne e basate soprattutto su cereali integrali e verdure;
  • dieta eccessivamente ricca di crusca;
  • insufficiente assorbimento;
  • eccessive perdite ematiche;
  • gravidanza e allattamento;
  • sport.

La carenza di ferro è un problema piuttosto frequente, non solo in Italia. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ne soffrono 600-700 milioni di persone al mondo. La carenza di ferro riduce le funzionalità del cervello, peggiorando la memoria e la capacità di apprendimento. Durante la gravidanza, inoltre, la mancanza di ferro può rallentare la crescita cerebrale del bambino.

Il ferro è contenuto in molti alimenti, sebbene il nostro organismo riesca ad assorbirne solo un piccola percentuale. Gli integratori, perciò, possono un valido alleato per reintegrare questo minerale così importante.

Integratori naturali per la carenza di ferro

Microalga Spirulina: l’alga spirulina è ricca di ferro organico caratterizzato da alta biodisponibilià. Secondo numerosi studi, per tipologia e quantità, il ferro della spirulina è in grado di competere con il ferro contenuto nella carne.

Alga Clorella: si tratta di una microalga verde di acqua dolce, con una composizione cellulare simile a quella dei globuli rossi dell’uomo. Contiene molta clorofilla, tanto che rispetto ai vegetali a foglia verde ne ha da 10 a 100 volte di più. Per questo motivo è utile per incrementarne la formazione dell’emoglobina, responsabile del trasporto dell’ossigeno nei tessuti.

(Fonte www.medicinalive.com)