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L’Aglio contro Influenza e Raffreddore: un rimedio in più per guarirne

L’aglio, o Allium sativum, ormai da tempo designato come simbolo prescelto nella lotta ai vampiri, oggi torna a far parlare di sé.

Proprio in questo periodo dell’anno in cui l’Italia è colpita da un pesante inverno, e i casi di raffreddore e influenza sono saliti alle stelle, salta fuori un valido studio su Clinical  Nutrition, autorevole rivista scientifica nel settore alimentare, che porta alla luce nuove proprietà salutistiche di questa pianta aromatica.

Nello studio in oggetto, sono stati reclutati 120 soggetti sani, a cui è stato somministrato per 90 giorni un integratore a base d’estratto d’aglio (2,56 grammi); i soggetti che hanno ricevuto tale integratore non erano a conoscenza del reale contenuto di ciò che stavano assumendo, in quanto solo 60 di loro hanno ricevuto realmente l’estratto.

Ed ecco i risultati: le cellule immunitarie risultavano incrementate nelle persone a cui era stata somministrata la sostanza in esame con conseguente riduzione dell’incidenza e della durata di raffreddore e influenza.

Parlando in termini matematici otteniamo dei valori che evidenziano ancora meglio l’efficacia di questa pianta:

– riduzione del 21% dei sintomi causati da influenza/raffreddore;

– riduzione del 61% del numero dei giorni di malattia causati da influenza/raffreddore.
Questo interessante risultato è probabilmente legato alle varie sostanze solforate contenute nell’aglio, le quali aumenterebbero i livelli di glutatione nelle cellule; tale effetto porterebbe di conseguenza ad un miglioramento della proliferazione e dell’attivazione cellulare, che di contro risultano ridotte durante i periodi di malattia.

Vorrei sottolineare come le proprietà dell’aglio non siano legate esclusivamente a questi risultati, ma anche alle sue ormai note capacità ipotensive (in grado cioè di diminuire la pressione sanguigna) per cui, cominciare un’integrazione giornaliera con tale alimento richiede la supervisione del vostro medico curante al fine di evitare possibili interazioni con situazioni patologiche o farmaci. (fonte www.siciliainformazioni.com)

I Cibi giusti per guarire da Raffreddore e Influenza

Per recuperare le energie e migliorare le reazioni del metabolismo, fai il pieno di vitamica C

Il male di stagione, l’influenza, raggiunge il picco in questo periodo, metà degli italiani sono a letto con febbre, naso che cola, tosse, giunture doloranti e mal di testa. Per riprenderti più velocemente serve una strategia anche alimentare. C’è chi non rinuncia alla pastasciutta, anche con 40 di febbre e chi al primo colpo di tosse si butta sul brodino caldo e niente più. Ci sono però dei suggerimenti degli esperti che consigliano, ad esempio, in caso di raffreddore senza febbre, di fare tre pasti leggeri al giorno, senza dimenticare i due spuntini.

Per una malattia di origine batterica, la tonsillite con le placche è un esempio classico, meglio scegliere una dieta liquida, così il sistema immunitario quadruplica la produzione in interleuchina, mediatore chimico che combatte i batteri. Questa alimentazione è indicata ogni volta che la temperatura sale sopra i 38°C, indipendentemente dalla malattia, perchè il tuo organismo si disidrata e ha bisogno di liquidi. Vediamo nello specifico cosa mangiare.

Raffreddore senza febbre
Per recuperare le energie e migliorare le reazioni del metabolismo, fai il pieno di vitamica C con kiwi, agrumi, cachi, broccoli, spinaci e pomodori. Un occhio di riguardo per i fiocchi d’avena, la pasta e il riso integrali: sono ricchi di zinco, minerale che riduce molto i tempi del raffreddore.

Mal di gola

Per contrastare l’azione, metti in tavola cibi solidi ma facili da deglutire. Preferisci le creme a base di carote, zucca o spinaci, ricchi di vitamina A, fortificano il sistema immunitarioe facilitano il rinnovamento dei tessuti superficiali della gola. Condisci le tue minestre con un filo di olio extravergine di oliva, ricco di vitamina E, utile al benessere delle mucose della respirazione. Nelle bevande calde usa miele integrale, che ti dà energia, il sapore balsamico lenisce l’irritazione alla gola. Usa anche le foglie di salvia che, masticate, disinfettano la gola.

Influenza
Guance rosse, fronte bollente, malessere generale e l’appetito ai minimi storici. L’inappetenza è un meccanismo di difesa dell’organismo che risparmia le energie necessarie per la digestione impiegandole contro le infezioni in atto. Il cibo ti aiuta a combattere i virus, è meglio mangiare solo il necessario. Spuntini frequenti con cibi leggeri e tanti liquidi per reidratarti (bevande zuccherate, come tè, tisane, succhi di frutta, spremute), minestrine di riso con brodo vegetale e frutta cotta. Fai attenzione, se assumi paracetamolo per abbassare la febbre, il brodo di carne è sconsigliato. (fonte www.mondobenessereblog.com)

L’Influenza si può prevenire con gli Alimenti giusti

Un’alimentazione giusta aiuta a prevenire alcune malattie, come l’influenza, e quindi a proteggere la nostra salute dai fenomeni esterni. In questo periodo, soprattutto, è un discorso molto sentito, anche perché secondo gli esperti il picco dell’influenza dovrebbe essere tra la fine di questo mese e l’inizio di febbraio. Nonostante questi periodi approssimativamente indicati, già in queste settimane moltissime persone si ritrovano a fare i conti con una sintomatologia tipica influenzale.

Secondo gli esperti questa malattia, tipica della stagione invernale, si può prevenire in vari modi, sia riguardandosi e stando attenti al freddo, sia con un’alimentazione caratterizzata da cibi sani e specifici. Anche i vecchi rimedi della nonna (che poi tanto vecchi non sono dato che ritornano sempre molto utili anche ai giorni nostri) sottolineavano l’importanza di alcuni alimenti. Questi suggerimenti però, grazie alle ricerche scientifiche, sono stati documentati e rappresentano il risultato di studi scientifici. Tra questi cibi importantissimi sono gli agrumi e la verdura che contengono la vitamina C. Le arance, i kiwi, l’ananas, i peperoni sono tutti caratterizzati dalla presenza di questa sostanza, un forte antiossidante che blocca il processo infiammatorio dato dai radicali liberi. Altra frutta molto importante è la mela, che contiene la quercetina, una sostanza con attività antivirali e antinfiammatorie. Per quanto riguarda altre verdure, tutte quelle rosse e arancioni, come le carote e la zucca, i pomodori, contengono betacarotene (precursore della vitamina A), che stimola il sistema immunitario a produrre gli anticorpi necessari alla difesa.

Uno studio condotto dai ricercatori del Babraham Institute di Cambridge ha sottolineato l’importanza di altre verdure, i broccoli, nel potenziare l’attività delle nostre difese immunitarie stimolando l’azione di particolari linfociti, quelli intraepiteliali, che si trovano nello stomaco e nell’epidermide. Un’altra ricerca condotta da studiosi norvegesi spiega l’importanza dei cereali integrali, dell’orzo e dell’avena: questi contengono beta-glucano, una fibra molto importante in quanto ha un’attività antimicrobica e antiossidante. Il rimedio antico rappresentato dal brodo di pollo è una vera e propria arma di difesa contro l’influenza, soprattutto, per la sintomatologia a livello delle prime vie aeree; infatti, se a questo aggiungiamo anche cipolla e aglio, è un potente immunostimolante. (fonte www.tantasalute.it)

Il Kiwi Giallo tra gli alimenti che possono aiutare a combattere i sintomi di Raffreddore e Influenza

Oltre a tè, miele e arance, i ricercatori della Nuova Zelanda suggeriscono di aggiungere un’altra arma completamente naturale contro il comune raffreddore: i kiwi a polpa gialla.
In uno studio finanziato dal maggior commerciante neozelandese di kiwi, e pubblicato sul British Journal of Nutrition, i ricercatori hanno dimostrato che mangiare kiwi a polpa gialla riduce la gravità e la durata della congestione alla testa e la durata del mal di gola. I risultati sono stati pubblicati la scorsa settimana dal webmagazine NutraIngredients-USA.com.
 
I kiwi gialli sono ricchi di vitamine C ed E, acido folico, polifenoli e carotenoidi, sostanze nutritive note per contribuire a rafforzare la funzione immunitaria e ridurre i sintomi di infezione.
 
Anche i tradizionali kiwi verdi sono ricchi di antiossidanti e contengono più vitamina C delle arance, mentre peperoni, fragole, broccoli e ananas sono buone fonti di sostanze immunostimolanti.
 
Oltre a rafforzare i sistemi di difesa dell’organismo, la vitamina C si è dimostrata efficace nel velocizzare i tempi di recupero, hanno dichiarato gli esperti a WebMD.com.
Altri alimenti che proteggono da freddo e influenza – dimostrando di contribuire a difendere l’organismo contro i virus e i batteri – sono il tè e il miele, mentre l’aglio agisce come decongestionante naturale.
 

Nello studio neozelandese, i ricercatori hanno osservato gli effetti dei kiwi a polpa gialla confrontandoli con quelli delle banane nella dieta di 32 partecipanti di età superiore ai 65 anni: ebbene, il numero di giorni in cui i soggetti soffrivano di mal di gola sono stati ridimensionati da 5,4 a 2, mentre il numero di giorni in cui essi soffrivano di congestione alla testa è precipitato da 4,7 a 0,9.

 
Ai partecipanti è stato chiesto di consumare quattro kiwi al giorno per quattro settimane, seguite da un’interruzione di altre quattro settimane, dopo le quali, per ulteriori quattro settimane, hanno assunto due banane al giorno. I campioni di sangue sono stati prelevati all’inizio e al termine di ogni trattamento.
 

Non è stato invece dimostrato che il kiwi a polpa gialla riduca i sintomi delle infezioni delle alte vie respiratorie (URTI) nelle persone anziane. (fonte www.freshplaza.it/)

Un super Centrifugato contro i Virus

Lo zolfo contenuto nella verza rimineralizza e rigenera i tessuti ossei; il succo di mela, ricco di potassio, drena le scorie cutanee liberandoci dalle scorie

 

Sistema immunitario sotto attacco?

Siamo solo all’inizio della stagione fredda eppure il sistema immunitario è già sottoposto all’attacco delle malattie virali. Il calo delle temperature, inoltre, peggiora gli stati infiammatori e rende più acuti i dolori osteoarticolari, che spesso si accompagnano al quadro sintomatico delle influenze, compreso il nuovo ceppo “A”. L’integratore del mese, a base di due ingredienti autunnali (la verza e la mela), svolge dunque un’azione di “copertura” globale contro gli effetti del freddo e delle patologie di stagione perché opera contemporaneamente su più fronti.

Ti aiutano verza e mela

La verza è una vera e propria pianta medicinale: contiene vitamine (A, C, D, E, K e gruppo B) e sali minerali tra i quali spicca lo zolfo, dall’azione disinfettante e riparatrice dei tessuti osteoarticolari. Il succo di verza, abbinato a quello di mela, straricco di potassio, promuove il drenaggio delle tossine attraverso i reni e risolve i processi infiammatori che sfiancano gli anticorpi e aprono la strada ai virus influenzali.                                                       

 

Come si prepara 

Prendi cinque foglie di verza lavate e asciugate e mettile nella centrifuga insieme a una mela tagliata a tocchetti; se la mela è biologica, lavala bene e centrifugala con la buccia. Bevi il succo così ottenuto ogni mattina per un mese

Se desideri una bevanda più dolce, diluisci il succo di verza in un calice di succo di mela trasparente, aggiungendo alla fine un cucchiaino di miele.

Con gli stessi ingredienti fai l’insalata antiage

Con le foglie più tenere della verza e una mela (meglio d’origine biologica) puoi anche preparare una buona insalata antiossidante da gustare per tutto il mese prima dei pasti, per stimolare la digestione e rigenerare la pelle.

Preparazione: Affetta finemente due foglie di verza e mettile in una ciotola con una mela media (tipo Granny Smith) a tocchetti; condisci il tutto con un’emulsione ottenuta mescolando un cucchiaino di olio d’oliva e uno di aceto di mele (depurativo e diuretico). Questa insalata aiuta anche a mangiare di meno e a raggiungere prima la sazietà, se devi seguire una dieta. (fonte www.riza.it)

Dopo l’Influenza la Clorofilla per contrastare la Debolezza

L’influenza lascia sempre uno strascico di debolezza, dal quale è difficile riprendersi. Ma un rimedio sembra esserci e consiste nella clorofilla, che si configura come un efficace ricostituente. La clorofilla può contribuire notevolmente al nostro benessere generale, soprattutto nel momento in cui ci troviamo con le difese immunitarie indebolite. In particolare la clorofilla ha molti tratti simili a quelli dell’emoglobina, una proteina dei globuli rossi, che ha la funzione di trasportare l’ossigeno

La clorofilla può essere assimilata consumando alcuni vegetali, come spinaci, rucola e fagiolini, in cui abbonda. È indicata nei casi di anemia e di debolezza perché riesce a stimolare di gran lunga il sistema immunitario.

La clorofilla, se assunta almeno quattro volte l’anno a cicli specifici riesce a rafforzare le nostre difese immunitarie, agendo come una sorta di vaccino naturale.

La clorofilla comunque svolge anche altre funzioni importanti nel nostro organismo: purifica il fegato, stimola la diuresi, favorisce l’assimilazione del calcio, rende toniche le gambe e fa bene ai vasi linfatici e ai vasi sanguigni.

Tutti questi vantaggi possono essere raggiunti mangiando i vegetali giusti.

(fonte www.tantasalute.it)

Contro l’Influenza ci vuole una scorta di Vitamina D

Per difendersi meglio dall’influenza serve poter contare nell’organismo su una buona scorta di vitamina D. È questo ciò che è emerso da una ricerca portata avanti nel Regno Unito e i cui risultati sono stati pubblicati sul “British Journal of Nutrition”. La vitamina D ha un ruolo non indifferente nel proteggere dalle infezioni virali. Difatti, sottolineano gli esperti, le infezioni influenzali si verificano proprio in inverno, quando non possiamo contare sulla luce del sole, che stimola la produzione proprio di questa vitamina. La vitamina D è un immuno-modulatore.

Ripristinare un adeguato livello di vitamina D è importante per la nostra salute. D’altronde varie sono le sue proprietà benefiche. La vitamina D è un alleato naturale contro le malattie reumatiche, inoltre è noto che la vitamina D è fondamentale contro l’osteoporosi e per la salute delle ossa.

La vitamina D serve ad aumentare le difese immunitarie del nostro organismo e per questo ci può aiutare contro l’influenza. Ma dovremmo avere cura di garantircene un apporto adeguato . A questo proposito fa notare Lucia Malaguarnera, professore di patologia generale e immunologia all’Università di Catania:

“In molti casi basta l’esposizione alla luce solare. Se è insufficiente, come è facile accada in inverno, e sempre sotto i 4 anni, per le donne in gravidanza o allattamento e per gli anziani si consiglia di introdurre con la dieta o con integratori (chiedendo consiglio al medico o al nutrizionista) 5 mcg al giorno di vitamina D (che salgono a 10 mcg per anziani e lattanti).”

In questo modo avremo la nostra scorta sui cui contare anche nella stagione fredda. (fonte www.tantasalute.it)

Raffreddore e Influenza: gli Alimenti Importanti nella Prevenzione e Utili nella Cura

Quando l’Influenza arriva, così come anche il raffreddore, non è di certo piacevole sentirne i sintomi e stare a letto.

Quello che possiamo fare è coprici bene e fare attenzione.

Ma a parte le classiche precauzioni una cosa decisamente importante è quella di fare attenzione a cosa si mangia in quanto molti alimenti aiutano nella prevenzione delle malattie da raffreddamento.

Parlando di prevenzione non si può non discutere di frutta e verdura. Tra queste i semi di zucca, molto ricchi di zinco e con proprietà immunostimolanti sono un aiuto valido da consumare per esempio aggiunti alle insalate. Importanti anche i frutti di bosco che sono ricchi di manganese che aiutano contro i problemi respiratori. In più indichiamo le mele, i cavoli e le cipolle che sono da supporto agli anticorpi.

Invece se abbiamo già i sintomi possiamo agire mangiando sardine che sono ricche di oligominerali e acidi grassi essenziali, noci e nocciole che sono ricche di selenio e di rame ottime come stuzzichino per darci più energia e ridurre il contagio. Infine le patate, banane e agrumi vari, ricchi di potassio ed energizzanti.

In tutto questo c’è un messaggio chiaro, cioè che i consigli della nonna, oggi rivisti in chiave scientifica, sono sempre validi e come in tutte le cose prevenzione e aiuto nella cura restano nelle mani di una sana alimentazione. Frutta e Verdura sono preziose per il nostro organismo. (fonte sanisapori.ejnews.eu)

Il virus dell’influenza può galleggiare nell’aria per ore

Uno starnuto può sembrare innocuo: in realtà è una bomba ad orologeria che può sprigionare nell’aria fino a 16mila particelle di virus influenzali. Queste possono continuare ad aleggiare nell’aria anche per diverse ore, rappresentando una minaccia per chiunque le inspiri inconsapevolmente. La prova scientifica arriva grazie allo studio di un gruppo di ricercatori del Polytechnic Institute and State University, negli Stati Uniti.

Il team di studiosi ha effettuato un’analisi di campioni di aria precedentemente prelevati da contesti “a rischio”: come la sala ti attesa di una clinica, alcuni asili nido e la cabina di un aereo. Il risultato? Ben il 50% dei campioni d’aria osservati dagli esperti era “impregnato” di goccioline contenenti particelle di virus, con una media complessiva di quasi 16mila particelle per ogni campione analizzato.

Le goccioline in questione hanno un diametro compreso tra gli 0,5 e i 5 micron e sono quindi ancora più piccole delle gocce prodotte dall’aerosol. Data la dimensione e il peso molto ridotti, le “gocce infette” possono rimanere sospese nell’aria anche per alcune ore, a “portata di naso” di qualsiasi malcapitato che si trovi a inspirarle inconsapevolmente. “Con queste concentrazioni di virus – ha precisato la dotteressa Linsey Marre, a capo della ricerca – è sufficiente che una persona inali aria per circa un’ora, per contrarre l’infezione”. Dunque, fortunatamente, non basta inalare per qualche secondo le goccioline per ammalarsi, ma è necessario continuare a respirare aria infetta per almeno un’ora: una situazione che però è molto più frequente di quanto si possa credere.

Ecco alcuni consigli utili:

1. Aprire le finestre più volte al giorno per almeno 15 minuti per favorire un buon ricambio di aria, ricordando che il ristagno favorisce la proliferazione batterica. L’umidità dovrebbe assestarsi intorno al 50-60% perché un microclima troppo secco favorisce l’ingresso nelle vie aeree di germi e batteri.

2. Mantenere un’ottima igiene del corpo, lavandosi spesso le mani, e scegliere con cura l’abbigliamento, vestendosi a strati ed evitando capi troppo pesanti, che provocano abbondante sudorazione. Via libera alla lana sulla pelle, che offre un ottimo isolamento termico.

3. Fare attenzione agli sbalzi di temperatura, la differenza tra la temperatura interna ed esterna non dovrebbe mai superare 10-15 gradi.
10. Evitare i luoghi troppo affollati, dove si moltiplicano le occasioni di contagio.

Vaccino per l’influenza per chi?

Con una circolare, il ministro della Salute Ferruccio Fazio, ha stabilito per il 1° ottobre l’avvio della campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale. Le Regioni renderanno disponibili i vaccini presso le farmacie e i medici di famiglia a cominciare da questa data e con propri calendari. Ma chi dovrebbe vaccinarsi da subito? Come ogni anno, la circolare ministeriale indica le categorie a rischio per le quali il vaccino anti-influenzale è raccomandato. Le categorie sono:
-Soggetti di età pari o superiore a 65 anni;
-Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da: malattie croniche a carico dell`apparato respiratorio; malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite; diabete mellito e altre malattie metaboliche; malattie renali con insufficienza renale; malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; tumori; malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV; malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali; patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici; patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari);
.Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;
-Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza;
-Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;
-Medici e personale sanitario di assistenza;
-Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio;
-Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori: forze di polizia; vigili del fuoco; altre categorie socialmente utili potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione per specifici motivi o, comunque, per motivi vincolati allo svolgimento della loro attività lavorativa: è facoltà delle Regioni/PP.AA. definire i principi e le modalità dell’offerta a tali categorie. (La circolare fa notare che “è pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività”.)
-Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani: allevatori; addetti all’attività di allevamento; addetti al trasporto di animali vivi; macellatori e vaccinatori; veterinari pubblici e libero-professionisti.