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Il Magnesio negli Alimenti

Il magnesio è un oligoelemento indispensabile per l’organismo in quanto interviene in numerose reazioni fisiologiche che sono fondamentali per la salute. Quanto dobbiamo assumerne con la dieta? Quali sono gli alimenti con magnesio?

Ruolo del magnesio e fabbisogno quotidiano

Il magnesio ha un ruolo importante in numerose reazioni fisiologiche: partecipa al metabolismo dei glucidi, delle proteine e dei lipidi; interviene nei meccanismi della coagulazione del sangue; contribuisce alle attività enzimatiche e queste sono solo alcune delle sue funzioni.

L’organismo di un adulto contiene circa 25 g di magnesio: più della metà si trova nelle ossa, circa un quarto è nei muscoli, il resto è invece distribuito nel sangue e negli organi interni, soprattutto in cuore, reni, fegato e tubo digerente.

Ogni giorno bisognerebbe assumere una quantità di magnesio pari a circa 6 mg per chilo corporeo. Quindi, per esempio, una donna che pesa 60 chili dovrebbe assumerne più o meno 360 milligrammi. Durante la gravidanza il fabbisogno quotidiano di magnesio aumenta; diventa dunque ancora più importante conoscere e consumare una quantità adeguata di alimenti con magnesio.

Gli alimenti più ricchi di magnesio sono:

Data la natura degli alimenti con magnesio, l’occasione migliore per assumerlo tramite la dieta è la colazione. Per esempio, si può cominciare la giornata con una porzione di cereali integrali e a un paio di noci o di mandorle tostate.

La frutta secca è ottima anche come spuntino di metà mattina o metà pomeriggio e può essere una soluzione anche per arricchire di nutrienti la merenda da far portare a scuola ai propri figli; non bisogna però esagerare con la quantità perché si tratta di alimenti molto calorici. (fonte /www.cure-naturali.it)

Quanto sono Ricchi gli Alimenti dell’Autunno

Chi l’ha detto che con l’autunno finisce il periodo della frutta e della verdura golosa? Anche l’autunno porta ricchi cibi: vediamo quali :

Una dieta sana e naturale prevede il consumo di frutta e di verdure di stagione. Rispettare la stagionalità degli alimenti aiuta a seguire un’alimentazione più sana ed equilibrata; di conseguenza aiuta la salute e il benessere. In particolare, la stagione dell’autunno, il cibo e il fegato sono legate a filo doppio.

Ma quali sono gli alimenti dell’autunno? Ve ne illustriamo alcuni.

Tre frutti per l’autunno 

Melograno. Il frutto del melograno è molto ricco di sali minerali e di vitamine; presenta, inoltre, notevoli proprietà antiossidanti. Secondo alcuni recenti studi scientifici, aiuterebbe anche nel controllo del colesterolo. Tutte queste caratteristiche fanno del melograno uno dei più ricchi alimenti dell’autunno che però, forse, troviamo troppo poco frequentemente sulle nostre tavole.

Kiwi. Ricchissimo di vitamina C è utile per prevenire il raffreddore e per rinforzare il sistema immunitario. Ha proprietà antiossidanti e aiuta la motilità intestinale. Contiene infine una buona quota di calcio e fosforo.

La mela è forse il frutto che più si utilizza in autunno e nei mesi invernali. Ottima anche cotta è ideale per la preparazione di gustose torte. Esistono tante varietà diverse ed ognuna presenta le proprie caratteristiche nutritive; in genere, comunque, sono ricche di vitamine C, PP, B1 e B2. Le mele sono il primo frutto che si introduce nell’alimentazione del bambino e sono un’ottima merenda a partire dai 5/6 mesi di età.

Le verdure per l’autunno 

Carciofi. Digestivi, ricchi di potassio e di minerali, i carciofi devono la maggior parte delle proprie proprietà alla cinarina, la stessa sostanza alla base del caratteristico sapore amarognolo. L’organo che trae il maggior beneficio dal consumo di questo alimento dell’autunno è il fegato. Il carciofo, infatti, favorisce la secrezione degli acidi biliari oltre che la diuresi. Per ottenere il maggior beneficio, il carciofo andrebbe consumato crudo; con la cottura, infatti, molti degli effetti della cinarina si perdono.

Zucca. Tra gli alimenti dell’autunno la zucca è certamente il più versatile; ci si può preparare un intero menù, dall’antipasto al dolce. La polpa è particolarmente ricca di carotenoidi ed è poverissima di calorie; 100 grammi di zucca contengono solo 17 calorie. È molto leggera e facilmente digeribile e possiede proprietà diuretiche, rinfrescanti e lassative.

Non dimentichiamo poi i semi di zucca che una volta tostati e salati sono perfetti come stuzzichini,: contengono fitosterolo, grassi, melene e filolecitina; sono blandi antinfiammatori e aiutano a prevenire le disfunzioni delle vie urinarie.

Cavoli e broccoli. Sono tra gli alimenti più comunemente usati per le ricette d’autunno e d’inverno. Sono ricchi di vitamine (A, B1, B2, B9, PP, C), acido folico e minerali, tra cui fosforo, calcio e potassio. Hanno un buon potere antiossidante e, grazie all’elevato contenuto di clorofilla, aiutano l’organismo nella produzione di emoglobina e quindi nella prevenzione delle anemie. Sono poco calorici e hanno un ottimo potere saziante, sono quindi alimenti ottimi per chi vuole stare a dieta. (fonte www.cure-naturali.it)

Fonti alimentari di Vitamine

Le vitamine sono sostanze essenziali, ovvero che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare; proprio per questo l’apporto di queste devono essere sempre garantito, onde evitare stati di carenza che possono essere nocivi per l’organismo.

Verranno di seguito elencate le vitamine e gli alimenti dove esse sono principalmente contenute.

Vitamina B1 (tiamina): nel girasole, nei pinoli, nell’avocado, nel cavolfiore, nei cereali, nei piselli e nei legumi in genere, lievito, pericarpo e germe dei cereali e fegato.
. Vitamina B2 (riboflavina): (amica del ferro e delle unghie, ed anche migliore alleata dei muscoli e degli sportivi): peperoncino rosso, germe di grano, mandorla, riso nero, funghi, tarassaco, pinoli, broccoli, asparago, crescione, vegetali verdi, lievito, spinaci, cavoli, latte, albume, fegato, cuore e rene.

Vitamina B3 (niacina): peperoncino rosso, germe di grano, riso nero, arachidi, sesamo, mandorle, datteri, fegato, rene, cuore, farina di frumento integrale. Vitamina B5 (acido pantotenico): arachidi, germe di grano, legumi, verdura, frutta, fegato, rosso d’uovo, lievito e cereali.

Vitamina B6 (piridossina): (ottima per pelle e capelli, ma specifica anche per gli sportivi): semini vari, cereali integrali, bietole, arance, limoni, cavoli, lievito, germe di grano, fegato, latte, carne, uova, pesce, farina integrale, patate, spinaci, piselli, fagioli.

Vitamina H (biotina): pollo, tuorlo d’uovo, fegato.

Acido folico (importante in gravidanza): patate, carote, fagiolini,spinaci, foglie verdi, arance, cicorie, funghi, mandorle arachidi, fegato, uova, legumi.

Vitamina B12 (cobalamina): nei vegetali, nel fegato di bue, bovino, aringa, sgombro.

Vitamina C (acido ascorbico): agrumi, peperoni, peperoncino, vegetali a foglia, patate, guava, uva ribes, broccoli, cavolini di Bruzelles, kiwi, crescione, kaki, papaia, mango, fragole, meloni, pesche, more, mirtilli, uva spina, fichi, uva, ciliegie, asparagi, rape e ravanelli, radicchi.
.

Vitamina A: peperoncini, carote, tarassaco, crescione, albicocca, mango, radicchio, pesche, meloni, broccoli, zucchine, cetrioli, zucche, vegetali a colorazione giallo-arancione, fegato, latte, , uova e burro.

Vitamina D: nel sole, nel fegato di merluzzo, filetto di aringa, filetto di salmone, latte intero, burro, formaggi a pasta dura, uova.

Vitamina E: foglie e parti verdi delle piante, oli vegetali, cereali, germogli, noci, legumi, kiwi.

Vitamina K (o antiemorraggica) : verze, spinaci, broccoli, cavolo, cavolfiore, cavolino di Bruxelles, cime di rapa, soia, ceci, piselli, ed in minori quantità nella frutta e nei cereali, carni, latticini

Alimenti per guadagnare Energia

Quali sono gli alimenti che più di altri ci possono dare energia per affrontare le fatiche quotidiane e anche quelle sportive? Ci aiuta a scoprirli SportLife che elenca quali alimenti ci aiutano a guadagnare energia da spendere poi nelle nostre attività consuete. Tanto per cominciare vi stupirà forse scoprire che al primo posto ci sono in particolare certi frutti di mare come cozze, vongole, ostriche, telline e così via. Sono a basso contenuto di grassi e alto contenuto proteico ma soprattutto sono ricchi di ferro e zinco, utilissimi nel processo metabolico.

Segue a stretto giro la spirulina, un’alga le cui eccezionali proprietà sono già note sotto molti aspetti. È un’alga dal particolare colore azzurro molto ricca di vitamina B12 che previene l’anemia e migliora la salute del sistema nervoso. La stessa vitamina si trova in fegato, altre alghe marine, carni, pesce e latticini. È preziosissima per il nostro benessere.

A chi fa sport inoltre non sono ignote le proprietà delle patate bollite, che apportano carboidrati a lenta assimilazione e insieme proteine vegetali, vitamine B e C, fibre, magnesio, fosforo, zinco e potassio, che aiuta a regolare i livelli di idratazione.

Sono importantissimi per l’organismo anche tutti gli alimenti ricchi di acido folico come broccoli, cavoletti di Bruxelles, cavolfiore, lenticchie, spinaci e molte altre verdure a foglia verde scuro. Infine, sono da considerare anche le qualità positive del cioccolato amaro, capace di influire sui livelli di serotonina che regola l’umore e il sonno, e della liquirizia, che stimola l’energia ma di cui è bene non abusare. (fonte www.benessereblog.it)

Radiazioni degli Alimenti: Onde Umane e Salute

Per chi fosse incuriosito ed interessato dalle “radiazioni e vibrazioni emesse dagli alimenti” consiglio la lettura di questo articolo. http://www.disinformazione.it/vibrazione_alimenti.htm

Gli Otto Alimenti amici dell’Abbronzatura

Nel corso dell’estate abbiamo a disposizione abbondanza di frutta e verdura, soprattutto dalle tonalità giallo-arancio, che sono una vera e propria miniera di betacarotene, che viene trasformato nel fegato in vitamina A, importante per la bellezza della pelle e dell’abbronzatura. Cosa dobbiamo mangiare, allora, nello specifico?

Le classiche carote, il cui colore arancione è indice di un’elevata concentrazione di betacarotene, il melone arancione, ricco anche in vitamina C, fosforo, magnesio e potassio e la pesca sono i classici prodotti di colore arancione. Poi c’è il peperone giallo, anch’esso ricchissimo in provitamina A e vitamina C; ed una new entry, la rucola, ricca in provitamina A e quercitina, sostanza dal forte potere antiossidante.

Infine, restano i prodotti di colore rosso, come il pomodoro, che fornisce al nostro organismo carotenoidi e vitamina C ed E, di cui sono particolarmente ricchi soprattutto i semi; il ribes, che contiene betacarotene ed antociani, sostanze antagoniste per eccellenza dei radicali liberi e la ciliegia, ricca in polifenoli, che fortifica le pareti venose. (fonte www.benessereblog.it)

Alimenti del Buonumore

Fosse così facile ritrovare il buonumore mangiando. Eppure almeno in parte lo è, sia perché mangiare ci appaga, sia perché alcuni alimenti hanno effettivamente proprietà tali da interferire con i processi che regolano l’umore. Fidiamoci della scienza e scrutiamo la dispensa alla ricerca di quel che sembra favorire il buonumore, dunque stiliamo una lista di quel che ci manca e via al supermercato.

Come può succedere? Grazie al contenuto di triptofano che agisce sui livelli di serotonina. Questa sostanza agisce da trasmettitore che attraverso i segnali nervosi stimola la produzione di serotonina e agisce dunque in maniera diretta sul nostro umore, perché quando il suo livello è alto il nostro umore va alle stelle e al contrario quando è molto basso ci sentiamo ansiosi e decisamente a terra.

Tra i primi cibi che ne sono ricchi c’è la banana, subito seguita da fagioli verdi di soia e semi di lino, che sono anche ricchi di omega 3, preziosi per il buon funzionamento del cervello e la produzione di ormoni. Anche ananas, spinaci, avena e asparagi,tofu, pollo e alcuni tipi di formaggio fresco contribuiscono a migliorare il nostro umore. (fonte www.benessereblog.it)

Come proteggere gli Alimenti dal Caldo

D’estate gli alimenti si deteriorano molto prima a causa del caldo. Ecco, allora, alcuni consigli pratici per proteggere il cibo e salvaguardare la nostra salute dal rischio di intossicazione.

Prima di tutto, è consigliabile posizionare il frigo in modo tale da non ricevere la luce diretta del sole, evitando di aprire continuamente lo sportello del frigo. Ci sono alimenti sensibili alla luce, come l’olio d’oliva, che deve essere conservato in una dispensa chiusa, onde evitare che diventi rancido.

Anche il pesce si deteriora molto facilmente con le temperature elevate. E’ buona regola, perciò, sistemarlo nel congelatore o per poche ore nel frigo. Anche la carne cruda va conservata nel congelatore, chiusa in apposite bustine per alimenti o avvolta nella carta antifreezer. Se la carne è cotta, invece, si può riporre in frigo, ma non più di 3 giorni.

La verdura, con il caldo, tende ad avvizzire. Per evitarlo, basta pulirla, farla sgocciolare ben bene e chiuderla nelle buste per alimenti, destinandogli gli scomparti più bassi del frigo. Le creme, sia dolci che salate, non sono consigliate d’estate, ma se proprio non sapete rinunciare, abbiate l’accortezza di consumarle il prima possibile senza lasciare avanzi. I cibi cotti non vanno assolutamente conservati nello stesso recipiente di cottura, nemmeno in frigo, ad eccezione delle pentole di smalto o porcellanate (senza scheggiature).

Anche nel momento dell’acquisto bisogna prestare la massima attenzione, per evitare di ritrovarsi con un prodotto andato a male. E’ importante, perciò assicurarsi che la confezione non sia stata danneggiata o comunque aperta, soprattutto quando si tratta di alimenti del banco frigo, che sono più sensibili allo sbalzo di temperatura.

I surgelati, infatti, una volta comprati, vanno portati a casa il prima possibile. L’ideale sarebbe di acquistarlo per ultimo, e di trasportarlo in specifiche buste termiche o in un sacchetto di plastica con altri surgelati, in modo da non alterare drasticamente la temperatura. (fonte www.medicinalive.com)

Gli alimenti che aiutano il sonno

Che cosa mangiare la sera per favorire, o almeno non ostacolare, il sonno? È una domanda che si fa chi di notte spesso passa il tempo a girarsi e rigirarsi senza poter chiudere gli occhi. Risponde, Andrea Ghiselli, nutrizionista e ricercatore dell’Inran (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) nonché responsabile del forum Nutrizione di Corriere.it. Alcune regole sono ovvie: se si ha difficoltà ad addormentarsi meglio evitare caffè, Coca Cola, cioccolato e tutto ciò che – per vari motivi – “sveglia” l’organismo. FRUTTA E VERDURA – In generale, come intuibile, la sera è bene consumare un pasto leggero. La digestione infatti dà torpore ma se è troppo lunga impegna l’organismo causando delle difficoltà. «È bene fare pasti ricchi di frutta e verdura, che servono a diminuire la densità calorica della dieta» spiega Ghiselli. E gli alcolici? «Danno sonnolenza nel’immediato, ma poi l’alcol viene metabolizzato e a quel punto prevalgono gli effetti negativi sullo stomaco – dice il nutrizionista -. Dunque possono essere ammessi in piccola quantità, ma non bisognerebbe andare oltre i due bicchieri». Non ci sono grandi vantaggi con le bevande “zero alcol”, in quanto contengono comunque una notevole quantità di calorie. Ma ci sono altri elementi da tenere in considerazione. Per esempio il sovrappeso: chi ne soffre ha difficoltà respiratorie che possono rendere molto faticoso il sonno.  (fonte il corriere)

Come scrive poi l’igienista Valdo Vaccaro nel suo blog “Per dormire meglio è utile rispettare i cicli metabolici circadiani, mangiando possibilmente fruttariano dalle 4 di mattino alle 12 (ciclo eliminativo), mangiando vegano tendenzialmente crudista dalle 12 alle 8 di sera (ciclo appropriativo o alimentativo), e non mangiando dalle 8 di sera alle 4 di mattina (ciclo assimilativo). Basilare infine una eliminazione radicale delle bevande nervine e di ogni tipo di farmaco.
Dormire sempre con una finestra socchiusa per il ricambio notturno dell’aria.
Dormire possibilmente con la testa rivolta al Nord magnetico.”

Il Metodo Montignac

Oggi vorremmo saperne di più sul Metodo Montignac.

Si tratta di una dieta per perdere peso, creata dal francese Michel Montignac nel 1980, basata sul principio del basso indice glicemico.

La dieta Montignac punta da un lato a far perdere peso, e dall’altro a tenere sotto controllo la fame eccessiva e il desiderio di cibo. Secondo Montignac l’aumento di peso non è causato da un eccesso di alimentazione, ma piuttosto dal mangiare il cibo sbagliato.

La dieta Montignac si basa sui livelli di glucosio ed insulina presenti nel sangue, proponendo una selezione di alimenti che aiutano a mantenere questi livelli bassi, al fine di reprimere la fame.

Montignac prevede l’assunzione di alimenti con indice glicemico basso al fine di favorire il dimagrimento. Se al glucosio attribuiamo un valore base di “100”, si ottiene una tabella comparata che prevede di assumere per le prime settimane di dimagrimento alimenti con indice inferiore al 35% del glucosio. Nelle settimane di mantenimento sono preferibili gli alimenti con indice inferiore al 50%. Gli alimenti superiori al 50%, ad esempio i carboidrati complessi ed i grassi saturi, sono da escludere sempre.