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Mele e Mirtilli ricchi di Flavonoidi per prevenire il Diabete 2

Per ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 è possibile aumentare il consumo di mele e mirtilli. A suggerirlo è uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, secondo cui alla base di questo effetto potrebbe esserci l’elevato contenuto di flavonoidi che caratterizza questi frutti.

Per giungere a questa conclusione gli autori della ricerca hanno monitorato l’alimentazione e lo stato di salute di quasi 200 mila cittadini statunitensi, nessuno dei quali presentava, all’inizio dello studio, i sintomi del diabete. Nel corso della ricerca sono stati diagnosticati 12.600 casi di diabete, ma gli scienziati hanno notato che gli amanti dei mirtilli hanno un rischio di sviluppare questa malattia inferiore del 23% rispetto a chi non li mangia praticamente mai.
Lo stesso vale per chi mangia almeno 5 mele alla settimana.

La frutta ricca di flavonoidi si conferma, quindi, amica della salute. Già lo scorso anno, infatti, la stessa rivista aveva pubblicato uno studio in cui è stato dimostrato che questi frutti aiutano anche a ridurre il rischio di ipertensione.

(fonte www.benessereblog.it)

Mirtilli, Mele e Pere Riducono il rischio di Diabete

Secondo un recente studio condotto negli Stati Uniti, mangiare più mirtilli, mele e pere riduce il rischio di diabete. Questi frutti sono ricchi di flavonoidi, un composto naturale presente in alcuni tipi di frutta, verdura e cereali, che, secondo alcune ricerche, potrebbero essere collegati a benefici per la salute, tra cui il minor rischio di cancro e cardiopatie.

Alcuni flavonoidi posseggono un effetto positivo sulla resistenza all’insulina; ciò nonostante, solo pochi studi, ad oggi, hanno valutato l’associazione tra le diverse classi dei flavonoidi stessi ed il rischio di diabete di tipo 2.

Il presente studio è stato pertanto condotto al fine di valutare l’effetto del consumo di flavonoli, flavoni, flavanoni, flavanoli e antocianine sul rischio di diabete di tipo 2 nella popolazione statunitense. A tale scopo sono stati utilizzati i dati provenienti da 3 diversi studi di coorte prospettici, che avevano coinvolto un totale di oltre 200.000 adulti, nei quali l’apporto delle varie classi di flavonoidi è stato stimato attraverso la compilazione di appositi questionari di frequenza di consumo. Durante 3.645.585 anni-persona di follow-up, sono stati accertati 12.611 nuovi casi di diabete di tipo 2.

Accorpando i dati dei 3 diversi studi, l’apporto di antocianine è risultato associato ad una riduzione del rischio di diabete di tipo 2 (Hazard Ratio, o HR=0,85, comparando il più alto e il più basso quintile di consumo), mentre nessuna associazione è emersa per l’apporto totale di flavonoidi e delle altre classi di flavonoidi. Considerando i diversi alimenti ricchi in antocianine, invece, il rischio di diabete si è rivelato inversamente associato al consumo di mirtilli (HR=0,77 comparando il consumo di ≥2 porzioni/settimana con <1 porzione/mese) e di mele e pere (HR=0,77 per consumi ≥5 porzioni/settimana paragonati con consumi <1 porzione/mese).

Concludendo, i risultati di questo lavoro suggeriscono che un maggiore apporto di antocianine riduce il rischio di diabete di tipo 2 nella popolazione adulta americana, supportando così l’importanza del consumo di alimenti ricchi di questa classe di flavonoidi (come i mirtilli, le fragole e l’uva nera) per la prevenzione del diabete.
(fonte www.freshplaza.it)

L’Alitosi è un disturbo diffuso e fastidioso, qualche Consiglio per Eliminarlo

L’alitosi è un disturbo estremamente diffuso, quanto mai fastidioso e anti-sociale, talvolta transitorio (può capitare a tutti di alzarsi con l’alito pesante ogni tanto), ma spesso permanente, quasi una caratteristica individuale. Cosa si può fare per prevenirlo o almeno alleviarlo? Bisogna necessariamente agire su più fronti, a cominciare dalla bocca, dall’igiene orale e dentale.

Lavarsi i denti tre volte al giorno è il primo passo, ma non è sufficiente. Intanto, per effettuare una pulizia scrupolosa, bisognerebbe preferire lo spazzolino elettrico rispetto a quello manuale, che oltre ad essere consigliato dagli igienisti dentali, è anche molto più comodo da usare una volta che ci si è abituati

Ma non è finita qui, l’igiene va completata con il filo interdentale e con l’uso di un buon colluttorio.

Naturalmente, poiché il cattivo odore del cavo orale potrebbe essere originato da qualche carie nascosta, è indispensabile recarsi dal dentista almeno una volta all’anno per un controllo sulla salute di denti e gengive.

Veniamo all’alimentazione. Probabilmente tutti saprete che esistono cibi particolarmente sconsigliati quando ci sia già una tendenza all’alitosi, come l’aglio (specialmente crudo) e la cipolla, ma è soprattutto un pregresso problema di digestione che può determinare il disturbo.

Malattie come la gastrite, ad esempio, favoriscono l’alitosi, per questo è necessario curarla per bene da un bravo specialista. Mangiare frutta e verdure carnosi e crudi, però, può aiutare a purificare l’alito, come ad esempio le mele, o i finocchi, questi ultimi hanno anche un buon effetto digestivo e carminativo. Ancora, un classico consiglio è quello di masticare foglie di menta, di salvia o chicchi di caffè, me forse una delle prime cose da fare, se si soffre di alito cattivo e si è anche fumatori, è proprio dire stop alle sigarette.

La puzza del fumo è infatti terribile, e inoltre tende anche a macchiare e ingiallire lo smalto dei denti, guastando la bellezza del sorriso. Un altro accorgimento per ridurre i rischi di alitosi è quello di fare piccoli spuntini ogni tanto, magari sgranocchiare una carota o appunto un finocchio, una bella mela croccante, perché il digiuno prolungato aumenta l’attività dei batteri della bocca. Infine, evitare gli alcolici che fermentano e gli alimenti troppo elaborati o speziati per lo stesso motivo, è un grande aiuto, e inoltre farà bene anche al vostro stomaco. Insomma, qualche semplice consiglio facile da seguire, per contrastare questo antipatico disturbo! (fonte salute.pourfemme.it)

I Succhi del Benessere

I succhi di frutta e di verdure, sono la fonte migliore di vitamine e di Sali minerali. Hanno un effetto rivitalizzante sull’organismo con funzione depurativa e disintossicante.

Importanti per bilanciare il rapporto acido-basico nel sangue e nei tessuti, contrastando l’iperacidità che si crea nel corpo a causa di forte assunzione di prodotti di origine animale, che predispone allo sviluppo di malattie.

Ottenere una maggior alcalinità, con frutta e verdura, può riequilibrare tale disequilibrio.

I succhi devono essere freschi e naturali e consumati subito in quanto si ossidano velocemente.

Per ottenere il massimo beneficio dai succhi, si consiglia di assumerli lontano dai pasti o immediatamente prima, ma non durante, in modo da assimilare i principi attivi con più facilità.

Il succo di arance, limoni, pompelmi, si possono ottenere con uno spremi agrumi, mentre per tutti gli altri vegetali, è necessario impiegare un centrifuga.

Succo di carota:

Un bicchiere di succo di carota è ricco di vitamine A, B, C e di minerali quali, calcio, ferro, iodio. Grazie alla mucillagine emolliente che contiene, è ideale per lo stomaco ed intestino irritati.

Succo di sedano

E’ un digestivo naturale e un ottimo aperitivo.

Per il loro sapore amaro è consigliato non usare per ili succhi le foglie; unire qualche goccia di limone per evitare un ‘ossidazione troppo rapida.

Contiene vitamine A,B,C, e minerali come sodio, potassio e cloro.

Ottimo nelle diete dimagranti e per chi soffre di reumatismi.

Succo di mela:

ricco di vitamine A, B, C, di sodio e potassio, ha proprietà depurative, toniche e antisettiche intestinali. Come il succo di carota, il succo di mela, dato il suo sapore dolce, può essere mescolato ad altri succhi.

Succo di mirtillo:

Grazie alla vitamina P e i bioflavonoidi, protegge le pareti dei vasi sanguigni e limita la fragilità capillare.

Indicato nei disturbi intestinali e aumenta le facoltà visive. Da utilizzare dato il suo giusto intenso, mescolato ad altri succhi o con acqua.

Succo di agrumi:

Le spremute di arance, limoni, mandarini e pompelmi hanno proprietà energetiche e depurative, fluidificanti del sangue e vasoprotettrici.

Ricche di vitamina A, B, C, P, di calcio, fosforo, potassio e magnesio.

Il succo di pompelmo stimola il fegato, quello di mandarino per la presenza di bromo è sedativo.

Succo di ananas:

E’ un eccellente digestivo per la presenza di bromelina, un enzima che agisce sull’assimilazione delle proteine. E’ diuretico e depuratore, ricco di iodio e magnesio.

 (fonte www.alimentazione-benessere.it/)

Tra gli alimenti che aiutano la Flora Batterica intestinale ci sono anche le Mele

Alcuni alimenti permettono di rinforzare la flora batterica intestinale in modo naturale; tra questi anche le mele.

La flora batterica intestinale svolge una funzione fondamentale di protezione dall’attacco di agenti esterni che possono arrivare a colpire anche l’apparato digerente. Talvolta la flora batterica intestinale può alterarsi, ad esempio in seguito a terapie antibiotiche ed è necessario ripristinarla. In questi casi possiamo utilizzare i fermenti lattici o sostituirli con lo yogurt, ma possiamo anche ricorrere ad alcuni alimenti particolari, come le mele.

La mela, grazie al suo contenuto di pectina, infatti, contribuisce proprio ad aumentare i cosiddetti “batteri buoni” dell’intestino. Mangiando mele regolarmente e per lungo tempo questi batteri producono acidi grassi in grado di ricreare il PH ideale per garantire l’equilibrio dei microrganismi benefici. Insomma, un metodo naturale per aiutare la nostra flora batterica intestinale.  (fonte www.freshplaza.it)

Mele e Broccoli proteggono il colon

Mele e spinaci prevengono il cancro al colon distale, broccoli e cavolfiori al colon prossimale, mentre un consumo eccessivo di succo di frutta aumenta il rischio di tumore al colon retto: ogni tratto dell’intestino reagisce in modo diverso all’introito di frutta e verdura.

Ad affermarlo, in uno studio pubblicato sul Journal of the American Dietetic Association, sono i ricercatori del Western Australian Institute for Medical Research di Perth (Australia). La ricerca, condotta su 1939 partecipanti – di cui 918 erano affetti da tumore al colon – ha dimostrato che il consumo di brassicacee (come cavoletti di Bruxelles, cavoli, cavolfiori e broccoli) è collegato a una minore incidenza di tumore del colon prossimale, l’assunzione di mele e verdure a foglia scura (come spinaci e verza) riduce il rischio di cancro al distale e, infine, che bere troppo succo di frutta aumenta il pericolo di sviluppare il tumore colon retto. (fonte /www.freshplaza.it/n)

Broccoli, Cavoli e Mele contro il Freddo

E grazie allo straordinario calendario della natura, gli alimenti più indicati per resistere all’«era glaciale» si trovano proprio tra i frutti e le verdure di stagione. «Broccoli e cavoli sono ricchi di vitamine antiossidanti e nutrienti detossificanti, e anche la frutta invernale, come arance e kiwi, è ricca di vitamina C – aggiunge il dott. Ongaro – un ruolo fondamentale lo hanno le mele, che contengono la quercitina, elemento in grado di aiutare il sistema immunitario che è un blando antistaminico e che aiuta nelle sinusiti. È presente soprattutto nella buccia, e quindi le mele andrebbero sempre mangiate senza essere pelate. Per avere fibre, proteine ed energia a sufficienza consiglio infine una dieta abbondante di pasta integrale con legumi».  (fonte www3.lastampa.it)

I Cibi che rendono più brillante il Sorriso

Per mantenere bianchi i denti e smagliante il sorriso, occorre stare attenti anche a quello che c’è nel piatto. Dall’americano Wake Forest Baptist Medical Center arrivano infatti raccomandazioni precise su che cosa mangiare per non intaccare il candore dei denti. Se è vero infatti che spesso è ciò che si mangia e si beve a ingiallire o ad annerire il sorriso, è altrettanto vero che alcuni alimenti possono aiutare a mantenere una dentatura bianca e in salute. Frutta e verdura croccanti ad esempio, come mele, cavolfiori, sedano, grazie alla loro azione meccanica contribuiscono alla pulizia dei denti durante la masticazione. Non solo, promuovendo la salivazione, questi alimenti proteggono dagli acidi che danneggiano lo smalto dei denti.  

Chi tiene a mostrare incisivi e canini immacolati, invece, dovrebbe stare alla larga da caffè, tè, bevande zuccherate, salsa di soia, vino e perfino dai mirtilli con il loro “minaccioso” colorito violaceo. Senza dimenticare inoltre uno dei principali responsabili di un giallognolo sorriso: il tabacco. «I piccoli accorgimenti a tavola, se adottati con regolarità, — sottolinea Raymond Garrison, odontoiatra dell’istituto statunitense — eviterebbero di ricorrere con troppa frequenza a procedure di sbiancamento che potrebbero rendere i denti eccessivamente sensibili e danneggiarne lo smalto».  (fonte www.corriere.it)

Frutta e Verdura di Stagione: la Spesa di Dicembre

Mancano ancora tre settimane alla grandiosa entrata in scena dell’inverno, ma basta dare uno sguardo fuori dalla finestra per accorgersi che gli alberi hanno ormai perso tutte le loro foglie e i prati o campi si sono velocemente imbionditi. Ma questo non significa che non possiamo più trovare frutta e verdura fresca di stagione, anzi la natura continua a regalarci colori caldi e sapori ricchi di vitamine e sali minerali.

E allora vediamo nello specifico con quale frutta e verdura possiamo riempire il nostro piatto, e rallegrare le serate di questo freddo ma anche così festaiolo mese di dicembre.

VERDURA

Barbabietola Rossa

Pianta dalle molteplici proprietà nutrizionali, la barbabietola, purtroppo però non è particolarmente apprezzata nella nostra penisola, a differenza invece di altri paesi, quali Francia e Germania, che ne sono oltretutto i maggiori produttori. Oltre ad essere ricca di zuccheri, sali minerali e vitamine, la barbabietola ha proprietà dietetiche, facilita l’eliminazione delle tossine dall’organismo, è depurativa, ricostituente, favorisce la digestione e rafforza la mucosa gastrica, stimola la produzione dei globuli rossi, curando di conseguenza le anemie. Da mangiare fresca in insalata o cotta in morbide e gustose zuppe, questa pianta con un po’ di fantasia potrebbe essere l’ingrediente chiave, segreto, di sfiziose e particolarmente nutrienti ricette

E se non l’avete mai provato, rimarrete piacevolmente sorpresi dal sapore fresco del succo di barbabietola, soprattutto se arricchito con quello di arancia o di mela.

Broccolo

Dal colore verde sgargiante, così bello da vedere, ma anche così buono da gustare, il broccolo, insieme al cavolo, appartiene alla famiglia delle crocifere. Meglio se cotto al vapore, questo ortaggio totalmente commestibile, è una fonte molto ricca di Vitamina C e sali minerali, in particolare ferro. Dalle proprietà antiossidanti, andrebbe, soprattutto in questo periodo, consumato regolarmente, essendo un ottimo rimedio per prevenire ogni tipo di tumore e particolarmente efficace nella cura della tiroide.

Cicoria

Raccolta fresca, lavata e pulita, soffritta in padella con un po’ di aglio, la cicoria è una delle delizie che la campagna invernale ci offre, e che non dovrebbero proprio mancare su una tavola “green”. Depurativa, disintossicante, diuretica ed anche leggermente lassativa, la cicoria protegge oltretutto il fegato, migliorandone le funzioni.

Per una ricetta veloce e low-cost (ingredienti per 4 persone)

  • 300g di cicoria (lavata e pulita);
  • 400g di fusilli integrali;
  • 1 spicchio di aglio;
  • 1 cucchiaio di olio d’oliva;
  • sale;
  • pecorino;
  • Tagliate la cicoria in listarelle sottili. Fatela sbollentare per circa dieci minuti. Nel frattempo fate soffriggere, in una padella, l’aglio nell’olio, aggiungete un po’ di sale e versate la cicoria. Cuocete a fuoco medio per cinque minuti per farla insaporire. Cuocete la pasta e una volta scolata versatela nella padella con la cicoria. Fate rosolare leggermente. Servite con una spolverata di pecorino e un filo di olio a crudo.

    E ancora nel vostro cesto delle verdure per questo mese potreste mettere:

    rabarbaro

    patate novelle

    tarasacco

    carote

    sedano

    ravanelli

    fagioli

    funghi

  • zucca

    radicchio

    finocchio

    cavolfiore

    carciofo


    FRUTTA

    Arancia

  • E’ sorprendente che questo frutto dall’aspetto così solare, in realtà si esprima al meglio, proprio durante la stagione più cupa dell’anno. Oltre ad essere l’ingrediente protagonista, o ancor meglio esclusivo, di dolcissimi e nutrienti succhi di frutta, l’arancia può essere utilizzata in un numero illimitato di ricette: salse, condimenti e soprattutto favolosi dolci, che se impreziositi con il cioccolato regalano gusti sorprendenti.

    Importata dai Romani direttamente dalla Cina in Europa, dove questo frutto era utilizzato più che per le sue qualità alimentari, per il suo profumo, ad oggi è una delle colture più importanti del nostro paese, soprattutto nel Sud.

    Grazie all’elevato contenuto di Vitamina C l’arancia ha proprietà antianemiche, in quanto è in grado di favorire l’assorbimento del ferro, utile per la formazione dei globuli rossi.

    Mandarino

    Appartenente alla famiglia delle Rutacee (citrus) insieme al cedro e al pompelmo, il mandarino è in realtà l’unico frutto dolce tra i tre. Dalla polpa zuccherina e succosa, solitamente consumato fresco, il mandarino può essere però apprezzato anche mangiato sottoforma di morbida marmellata o anche candito. Le sue proprietà benefiche sono a dir poco innumerevoli, e come l’arancia ne andrebbe fatta una bella scorpacciata, nei mesi invernali, per dar vigore alle nostre difese immunitarie, duramente colpite soprattutto in questo periodo. Oltre che di Vitamina C, A e B, il mandarino ha un notevole contenuto di fibre, di sali minerali e acido folico. Secondo recenti studi, sembra che questo frutto abbia anche proprietà antitumorali nonché quelle di proteggere il cuore.

    E dopo averne sbucciati e mangiati un bel po’, provate a preparare un profumato decotto di mandarino per deodorare l’aria di casa, e per rilassare, con il suo aroma piacevole, il vostro sistema nervoso.

    Per tutto il mese di Dicembre possiamo ancora trovare

    pere

    kiwi

    melograno

    cachi

    castagne

    mele (fonte www.greenme.it)

Carciofo, Cicoria, Aglio, Cipolla e Mele: i cinque alimenti utili per i Diabetici

Le recenti conoscenze scientifiche e in particolare quelle legate alla nutrigenomica, ovvero la scienza che studia come gli alimenti possono condizionare la risposta dei nostri geni, ci hanno permesso di comprendere come alcuni alimenti possono intervenire a migliorare i funzionamenti cellulari e in particolare, per quanto riguarda il diabete, come possono stimolare alcuni enzimi importanti nella regolazione della glicemia. In particolare, come spiega il sito di alimentazione melarossa.it, la fibra solubile può agire come sostanza molto utile a regolare la quantità di glucosio presente nel sangue. La troviamo nel carciofo, nella cicoria, nell’aglio, nella cipolla e nelle mele.

“Altro fattore da tenere sotto controllo è l’indice glicemico degli alimenti – spiega Luca Piretta, nutrizionista della SISA – Società Italiana di Scienze dell’alimentazione – vale a dire la capacità di un alimento di aumentare il valore della glicemia indipendentemente dalla quantità di glucosio che contiene. La presenza di glucosio in un alimento può essere trasferita al sangue in modo molto differente da un alimento a un altro indipendentemente dalla quantità presente nell’alimento stesso”.

“Per esempio, un pane ricco di fibra come quello integrale tende ad alzare meno la glicemia (e quindi ha un indice glicemico più basso) di quello bianco perché parte dello zucchero resta legato alla fibra che non viene assorbita. Sebbene il riso e la pasta abbiano una quantità di zuccheri simili (80% il riso e 70% la pasta) i granuli di amido del riso sono più piccoli e composti da un tipo di amido più facilmente digeribile e assorbibile e quindi l’indice glicemico sale da 61 per la pasta a 117 per il riso brillato mentre per quello integrale scende a 81 (si considera il pane bianco come riferimento con un indice glicemico pari a 100)”.

“Parlando invece dello stile di vita, è importante che una persona affetta da diabete svolga regolarmente attività fisica, è necessaria inoltre la perdita di peso per le persone che sono obese o in sovrappeso. Infatti, nel caso di diabete tipo 2, è molto più facile condurre una vita normale se si riesce a perdere perso (si tratta quasi sempre di soggetti in sovrappeso con un cattiva educazione alimentare) e a fare attività fisica regolare. Avendo uno stile di vita sano si riduce notevolmente l’incidenza della comparsa di malattie che risultano come complicanza del diabete, di tipo neurologico e cardiovascolare. (fonte www.freshplaza.it)