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La Gemmoterapia per vincere l’Ansia

La gemmoterapia è una medicina alternativa, che fa uso di germogli vegetali freschi, come appunto gemme, giovani getti, boccioli, semi e qualunque altro tipo di tessuto embrionale, i cui principi attivi si ritrovano spesso solo in tracce nella parti adulte delle piante. I gemmoderivati sono utilizzati sia fitoterapia che in omeopatia, per lo più sotto forma di macerato glicerico.

Cos’è la gemmoterapia

gemmoterapiaFondata negli anni Cinquanta dal dotto Poly Henry, si fonda sull’utilizzo a scopo terapeutico di estratti di tessuti vegetali freschi nel loro primo sviluppo, che contengono sostanze con caratteristiche particolari sia per quanto riguarda la qualità che per la quantità.

I germogli vegetali vengono raccolti all’inizio della primavera, poi vengono sottoposti a ripulitura, triturazione, determinazione del grado di umidità e infine alla macerazione, mediante un solvente apposito, che serve appunto ad estrarre i principi attivi.

I germogli vengono posti a macerare per 3 settimane in una miscela di alcool e glicerina, a cui segue la decantazione e la filtrazione sotto pressione costante, e infine il riposo del filtrato per 48 ore.
Il risultato è il macerato glicerico, dal quale si ottiene il prodotto pronto da diluire. I gemmoderivati vengono diluiti alla prima decimale, e favoriscono un drenaggio profondo dell’organismo (fegato, cistifellea, reni, ecc.) e una stimolazione del sistema reticolo endoteliale.

Le proprietà dei gemmoderivati hanno avuto anche un riscontro clinico e sperimentale, che hanno dimostrato come le gemme siano molto più ricche di aminoacidi, vitamine, antociani e flavonoidi.

Gemmoterapia contro l’ansia

La gemmoterapia è utile anche per contrastare i sintomi dell’ansia. L’estratto delle gemme del tiglio ha un’azione calmante. Si trova con il nome di tilia tomentosa e la somministrazione varia da 30 a 50 gocce da diluire in poca acqua.  Si assume a stomaco vuoto per 3 volte al giorno.

Anche le gemme del ficus carica sono indicate contro l’ansia, ed è anche un ottimo sedativo nervoso. Si assumono 75 gocce da diluire in poca acqua.

(Fonte www.medicinalive.com)

Omeopatia: sempre più Diffusa

L’omeopatia è sempre più diffusa e conosciuta: infatti, secondo i risultati di un’indagine condotta da DoxaPharma è emerso che nel 2011 un italiano su sei ha fatto ricorso proprio a questi medicinali complementari. Sempre da questa ricerca è emerso che l’omeopatia è conosciuta dall’82% degli italiani purtroppo però solo in maniera superficiale e che il 16% li ha usati nell’ultimo anno; pensate poi che il 2,5% della popolazione li usa una volta alla settimana. Inoltre, sebbene gli intervistati siano a conoscenza del fatto che i farmaci omeopatici sono privi di effetti collaterali gradirebbero avere maggiori informazioni.

differenza tra omeopatia e fitoterapiaProdotti omeopatici che forse a breve verranno riconosciuti come dei veri e propri farmaci e trattati quindi come tali; vale la pena ricordare che non hanno effetti collaterali e che possono essere usati anche in gravidanza.

E’ utile parlare della distinzione tra fitoterapia (dove alcuni prodotti andranno assolutamente evitati in gravidanza) e omeopatia; nella prima vengono usati estratti di piante a dosaggi molto alti. Nell’omeopatia invece la sostanza utilizzata (che può essere di origine animale, vegetale o minerale) viene diluita ed utilizzata in dosi infinitesimali; inoltre nel caso della fitoterapia sono possibili reazioni allergiche e intolleranze eventualità molto rara se si parla di omeopatia.

Ci sono comunque sia anche persone che ritengono che il prezzo dei prodotti omeopatici sia un po’ troppo alto e tra la popolazione non mancano individui convinti che ricorrere a questi medicinali complementari vada bene ma solo se si parla di problemi di poco conto.  Insomma quel che appare evidente è che ancora in questo campo seppur molto conosciuto ci sia molta confusione: ecco perchè esperti del settore e medici dovrebbero aprirsi e costruire un dialogo costruttivo con i pazienti.

(Fonte www.mondobenessereblog.com)

Acetone: l’Omeopatia gli dà Sollievo

Le cause di questo disturbo non sono solo alimentari: può contare la predisposizione genetica ma anche la psiche del bambino: l’omeopatia può dar sollievo

Capita spesso al ritorno da una festicciola di compleanno, o dopo una banale scorpacciata: il nostro bambino appare mogio e inappetente e in alcuni casi fanno la loro comparsa febbre e vomito. Poi, l’alito si fa acido e dolciastro. Niente di grave: probabilmente ha solo l’ acetone, uno dei disturbi più frequenti nei bambini, che con l’età tende a scomparire naturalmente. Se capita, basta qualche coccola e attenzione in più a tavola e tutto rientrerà presto nella norma, anche grazie agli aiuti della medicina naturale.

Viene spesso dopo la febbre

Frequentissimo tra i bambini fino ai 5-6 anni, l’ acetone è la manifestazione di una non completa maturità del metabolismo dei grassi del piccolo. Si manifesta quando l’organismo esaurisce le riserve di zuccheri e brucia i grassi per produrre energia. Ciò porta a un aumento nel sangue di sostanze tossiche, dette corpi chetonici che, per particolari condizioni non vengono eliminate come dovrebbero. Le cause dell’ acetone sono molte: un breve digiuno, la febbre, un disordine alimentare, ma anche emozioni intense e malattie infettive.

I più colpiti sono i timidi e i magrolini

Solitamente si dà la colpa sempre ai pasticci fuori-pasto e ai disordini alimentari. Questo può essere vero. Il ripetersi ravvicinato di episodi di acetone può però avere una ragione psicologica. Non a caso ne sono più soggetti i bambini tendenzialmente introversi. Anche lo stress che deriva per esempio dalla difficoltà a esprimere le emozioni provoca un’accelerazione del metabolismo, che fa sì che l’organismo si trovi a corto di zuccheri.

Il disturbo colpisce anche i bambini più magrolini. Secondo alcuni pediatri, infatti, lo scarso appetito è un meccanismo di difesa: il bambino predisposto, al sopraggiungere della crisi, tende a mangiare meno, contrastando così l’accumulo di corpi chetonici nel sangue.  Il disturbo scompare dopo i 10 anni.

I sintomi

Per capire se il piccolo ne soffre, è sufficiente osservare alcuni tipici segnali :
– Mal di testa
– Alito con odore simile all’acetone
– Vomito
– Mal di pancia
– Pallore e occhi cerchiati
– Stitichezza
– Sonnolenza

I rimedi naturali contro nausea e alito cattivo

Oltre a un regime dietetico sano, la medicina naturale, in particolare l’omeopatia  può essere di aiuto per sostenere i processi energetici e metabolici dell’organismo del nostrobambino e farlo stare presto meglio dopo un episodio di acetone.

L’omeopatia consiglia

Senna 5 CH 

Nella dose di 3 granuli ogni ora, efficace nella fase acuta del disturbo, soprattutto in presenza di stanchezza intensa, febbre, dolori addominali e diarrea.

Nux Vomica 5 CH

(fonte riza.it)

Mal di Schiena, i rimedi Omeopatici più efficaci

Il mal di schiena è un disturbo particolarmente diffuso, si stima che in Italia ne soffrano oltre 15 milioni di persone. Le cause possono essere diverse, dalla postura scorretta a un’eccessiva tensione muscolare dovuta a stress psicofisico, ma non sono da escludere la sedentarietà, l’umidità, gli sforzi eccessivi e l’obesità. Il dolore, in genere localizzato al basso dorso, è provocato essenzialmente dalla degenerazione e dalla fuoriuscita del disco intervertebrale, che ha il compito di impedire alle vertebre di entrare in frizione tra di loro.

Rhus Toxicodendron

I rimedi omeopatici possono essere una valida alternativa ai farmaci convenzionali. Quelli più importanti sono sicuramente Rhus Toxicodendron, indicato quando il mal di schiena è opprimente, diventa più intenso ai primi movimenti, mentre diminuisce man mano che il soggetto si muove, e Bryonia, quando, al contrario, il dolore è acuto e tende a peggiorare con il movimento. In abbinamento a questi medicinali, inoltre, si possono usare altri preparati omeopatici.

Quando il dolore interessa le prime 3 vertebre della colonna cervicale con rigidità e contrazione della muscolatura, condizione tipica di chi trascorre molte ore seduto alla scrivania, è consigliato Actea Racemosa, anche noto come il “rimedio delle segretarie”. Se i dolori, invece, si irradiano dalla colonna lombare, è indicato Colocynthis, particolarmente utile in caso di sciatica lancinante. Anche Nux Vomica è particolarmente efficace.

Hypericum

Quando il dolore prende il nervo ischiatico è consigliato Hypericum, mentre se i dolori si estendono alle gambe è bene assumere Kalium Bichromicum. Uno dei pregi dei rimedi omeopatici è che non interferiscono con gli analgesici convenzionali, senza contare che la diluizione omeopatica li rende adatti anche per gli anziani e in gravidanza.

Tuttavia, se nonostante l’assunzione dei farmaci omeopatici, il dolore permane nel tempo o la stessa situazione si ripresenta a breve scadenza, è il caso di rivolgersi al proprio medico di famiglia, che saprà consigliarvi la terapia più adeguata. (fonte www.medicinalive.com)

Cure Omeopatiche per l’Insonnia

Si è celebrata la quinta Giornata Mondiale del Sonno, ed in Italia la XII Giornata Nazionale del Dormire Sano. I disturbi del sonno possono inficiare negativamente la qualità della vita di chi ne è colpito.
Tra questi, l’insonnia ad esempio riguarda bambini ed adulti (in prevalenza donne) per un totale, solo nel nostro paese, che supera i 12 milioni di persone. Gli effetti sono ben noti, irritabilità, disturbi di concentrazione e memorizzazione, sonnolenza: sempre più gravi se il disturbo si protrae lungamente nel tempo. L’omeopatia, priva di effetti collaterali (riconducibili invece ai farmaci sedativi) può rappresentare una soluzione terapeutica adatta.

I medicinali omeopatici, come è noto, infatti, aiutano a ripristinare l’equilibrio psico-fisico ed emotivo che provoca i disturbi del sonno, favorendo lo sviluppo delle reazioni individuali, con rapidità ed efficacia. L’omeopatia in genere però tende anche a personalizzare quanto più possibile la cura sulla “persona” ed in questo caso su chi soffre di insonnia, dunque non esiste un unico prodotto omeopatico valido in assoluto per tutti. Per questo il dottor Alessandro Targhetta, medico omeopata e fitoterapeuta, presso il “Centro di Medicina” in Veneto, spiega alcune tipologie di insonnia ed i farmaci omeopatici che potrebbero essere adatti a curarli.

“Nei casi in cui la difficoltà ad addormentarsi e a dormire è dovuta a stati ansiosi ed emotivi, solitamente consiglio il Datif PC: questo contiene 6 diversi medicinali omeopatici di origine vegetale (ndr: Abrus precatorius 6 CH, Aconitum napellus 6 CH, Belladonna 6 CH, Calendula officinalis 6 CH,  Chelidonium majus 6 CH, Viburnum opulus 6 CH) tradizionalmente utilizzati per trattare i sintomi tipici degli stati ansiosi ed emotivi (psichici e somatici). Per la posologia suggerisco 2 compresse 3 volte al giorno (all’incirca alle ore 9,00, alle 15,00, e alle 23,00 prima di coricarsi) da lasciare sciogliere in bocca.”

I medicinali omeopatici non influiscono con lo stato di attenzione: dunque è possibile assumerli anche prima di recarsi al lavoro (come nel caso del Datif PC, appunto) e guidare e lavorare con tranquillità. E se invece fossero i pensieri continui (magari professionali) ad incidere negativamente sulla qualità del sonno?

“in questo caso, ovvero nell’insonnia dovuta all’incapacità di sgomberare e rilassare la mente (iperideazione) consiglio spesso ai miei pazienti Coffea Cruda 9CH, 5 granuli prima di andare a dormire. Se necessario si può assumere anche nel corso della notte. Nel caso della sensazione di panico suggerisco il Gelsemium 9 CH, 5 granuli la sera prima di coricarsi, oppure più volte durante il giorno in base alla necessità.”

Capita anche di svegliarsi spesso nel cuore della notte, magari con una sensazione di paura e spavento non ben identificata che non riesce più a far prendere nuovamente sonno. Anche in questo caso c’è un rimedio omeopatico.

“L’arnica 9Ch, 5 granuli prima di addormentarsi. Ma c’è anche chi soffre di insonnia per troppa stanchezza ed allora diventa utile assumere 5 granuli di Rhus toxicodendron 9 CH prima di coricarsi.  Nei casi in cui l’insonnia sia dovuta invece a dispiaceri affettivi, consiglio Ignatia amara 9 CH, 5 granuli (sempre prima di andare a dormire).

E per i bambini piccoli?

Chamomilla 9 CH, 5 granuli sciolti in poca acqua, tutte le sere, fino al recupero del ritmo biologico del sonno”.

(fonte www.medicinalive.com)

Pulsatilla in Omeopatia

Caratteristica di Pulsatilla e quindi del rimedio omeopatico è la grande mutabilità, perfino contradditorietà di sintomi.
I dolori appaiono e scompaiono, sono diffusi e il paziente non sa mai localizzarli per bene. Altri sintomi vanno e vengono senza regolarità.

Il paziente Pulsatilla è di carattere dolce e arrendevole; ama totalmente essere compreso, coccolato, essere al centro dell’attenzione, essere consolato al punto di guarire da tutti i suo mali se con lui ci si comporta cosi.
Se trovate un paziente di questo tipo, Pulsatilla cambierà la sua vita.

Ama l’aria aperta e passeggiarvi, in un ambiente caldo vuole la finestra aperta perchè sta male, ma si mette su il golfino.
E’ indicato Pulsatilla quando la salute ha subito una variazione all’epoca della pubertà o dopo un morbillo.
Psicologicamente come un giorno d’aprile: piange facilmente, ma viene consolato subito perchè non è mai risentito ne astioso. E’ timido e irresoluto, ma sa essere aggressivo e vendicativo.
Può essere preda di problemi religiosi e temere il sesso opposto.
Teme lo star solo e ama la compagnia perchè ama assorbire l’affetto.
Paura del buio, la paura Io prende allo stomaco. Emicranie e vertigini migliorate all’aria aperta.
Cefalee da troppo lavoro.
Emicrania nella regione temporale cori lacrimazione bruciante dallo stesso lato.
Oftalmiti con secrezioni profuse gialle non irritanti; oftalmia dei neonati. Congiuntivite cronica aggravata in una camera calda.
Naso con croste gialle e purulente.
Raffreddore aggravato in ambienti caldi, con perdita dell’odorato.
Il paziente Pulsatilla quando ha febbre da fieno vede migliorare gli altri sintomi.
Nelle faringiti, nonostante la secchezza delle fauci, il paziente non ha sete.
Generalmente, anche con bocca secca, Pulsatilla non ha sete, preferisce sciacquarla frequentemente. Lingua giallastra coperta da muco spesso e tenace. I gusti della bocca di Pulsatilla sono ora amaro, ora dolciastro, ora perfido. La mattina si sveglia sempre con bocca cattiva come carne marcia.
Eruttazioni con odore di cibo per lungo tempo, di sego rancido.
I cibi grassi sono indigesti e non gli sono graditi, come pure i cibi caldi; ama invece i gelati anche se non li digerisce.
Flatulenza e gonfiore, più al pasto della sera, solo momentaneamente migliorato dalle eruttazioni. Bruciore di stomaco (Nux vomica ha rigurgiti di liquidi amari). Mancanza di sete, che accompagna quasi tutte le sue affezioni.
Addome disteso e dolente come per una pietra. Diarrea violenta con bruciore degli intestini, accompagnata da molto gas per aver mangiato cibi gelati o per esposizione al freddo e per aver mangiato frutta.
Le feci variano sempre di aspetto, forma e colore. Emorroidi dolorose e pruriginose, aggravate al caldo del letto e migliorate passeggiando all’aria fresca.

Leucorree abbondanti, cremose, verdi e non irritanti, che vengono stando coricate. Mestruazioni scarse e ritardate. Si può avere produzione di latte senza aver partorito.
Infiammazione dei seni dopo parotite. La paura di una gravidanza può produrre amenorrea.
Aborto precoce del primo mese.
Minzione dolorosa come pugnalata a ogni getto nel maschio.
Quando si tossisce sensazione di vapori di zolfo. Costrizione intorno alla gola.
Tosse secca di notte, deve sedersi per trovare sollievo La mattina, invece, tosse catarrosa con molta espettorazione verdastra.
Perdita di urina durante la tosse.
Sciatica aggravata in una stanza calda; dolore al tallone, la sera peggiora con la gamba a penzoloni. Torpore alle gambe durante la mestruazione.
I brividi iniziano alle 14, di notte la febbre bruciante, le vene sono distese, ogni calore esterno intollerabile.
Cerca posti freschi con le mani.  (fonte www.altrasalute.it)

Mal di Stomaco, la cura con i rimedi Omeopatici

La vita frenetica, lo stress, il lavoro, la cattiva alimentazione, sono spesso causa di mal di stomaco. Così in tanti soffrono di colite, meteorismo, stitichezza, bruciori di stomaco, ulcere. Molti i rimedi che l’omeopatia mette a disposizione per curare il mal di stomaco, senza però mai trascurare un controllo medico, necessario per evitare che il male peggiori o si trasformi in qualcosa di serio. Ma le cause di questo disturbo possono essere svariate, fra cui l’abuso di caffeina e di alcol, eccessiva assunzione di bevande gassate, intolleranze alimentari.

Per stimolare la digestione e attenuare i bruciori che affliggono lo stomaco, la fitoterapia propone rimedi naturali semplici, ma efficaci, da utilizzare sempre dopo una visita specialistica evitando il fai da te. Vediamo alcuni rimedi omeopatici.

Liquirizia: il suo estratto, che ha un benefico effetto cicatrizzante, può essere d’aiuto, ma deve essere preso in piccole dosi, senza eccessi, perchè potrebbe peggiorare la ritenzione idrica in persone predisposte o provocare rialzi della pressione nelle persone che soffrono di ipertensione.

Lavanda: anche gli oli essenziali, gli estratti aromatici delle piante, possono apportare effetti positivi nel trattamento della gastrite. Per esempio, l’applicazione locale con un delicato massaggio, sulla parte compresa tra lo sterno e l’ombelico, di un estratto di lavanda favorisce la digestione.

Biancospino: se la gastrite è associata ad agitazione cardiaca (un aumento del battito cardiaco) può essere efficace il biancospino, che ha un effetto calmante.

Carciofo: è caratterizzato da principi attivi organici, che lo rendono un ottimo digestivo. Stimola la produzione della saliva e dei succhi gastrici, attiva la funzione dell’intestino e del fegato. Infine, il carciofo agisce sull’assimilazione e sulla metabolizzazione delle sostanze grasse, quindi aiuta a ridurre il tasso di colesterolo nel sangue.

Tarassaco: al di là delle proprietà diuretiche universalmente note, il tarassaco, in particolare il suo rizoma e la radice, aumentano la produzione della bile e il suo deflusso dal fegato all’intestino. I suoi estratti vengono pertanto utilizzati come purificanti, decongestionanti e disintossicanti epatici. Al tarassaco vengono attribuite anche proprietà digestive. Inoltre stimola l’attività del pancreas, quindi tende ad abbassare il livello di zuccheri e colesterolo nel sangue.

Ignatia e Lachesis: è particolarmente utile se la gastrite è dovuta a una componente nervosa, mentre Lachesis è consigliabile a soggetti particolarmente irritabili, che soffrono di problemi digestivi notturni e che non riescono a tollerare l’alcol. (fonte www.mondobenessereblog.com)

Con la Primavera tornano le Allergie, i Rimedi Naturali ed efficaci per curarle

Chi soffre di allergie non trova tregua nemmeno d’inverno: bastano pochi raggi di sole perché la diffusione di polline di nocciolo, ontano e pioppo raggiunga livelli altissimi. E chi vive in città corre rischi ancora maggiori in quanto le polveri sottili possono traghettare gli allergeni più in profondità fino a raggiungere i bronchioli. Prurito, starnuti, occhi che lacrimano e difficoltà respiratorie sono le manifestazioni più diffuse delle allergie e i dati indicano un incremento del numero di persone che soffrono di patologie allergiche con punte fino al 30% nei paesi più industrializzati, con fastidi crescenti man mano che si avvicina la primavera.

Oggi la medicina offre importanti strumenti anche per le forme più acute di allergie grazie agli antistaminici e ai cortisonici. Si tratta tuttavia di terapie fondamentalmente sintomatiche che non risolvono il problema all’origine. Utili anche i vaccini antiallergici che consentono di aumentare la tolleranza del soggetto nei confronti di determinati allergeni. L’Omeopatia e l’Omotossicologia offrono invece un valido aiuto curando il malato e non solo la malattia.

Il consiglio omeopatico contro le allergie si chiama Engystol (1 compressa 2 volte al giorno per 60-90 giorni), che nel tempo svolge un compito di riequilibrio del sistema immunitario, aumentando la resistenza del paziente. Inoltre, per aumentare la tolleranza, si è dimostrato di grande efficacia Allergy Plex n° 29, un trattamento antiallergico omeopatico che combina pollini e altri allergeni adeguatamente diluiti a bassissimi dosaggi (20 gocce 2 volte al giorno per 60-90 giorni).

Infine poiché spesso i soggetti allergici mostrano un alto grado di intossicazione è consigliabile un prodotto di profondo drenaggio chiamato Galium Heel (20 gocce 2 volte al giorno per 60-90 giorni) per ripulire l’organismo. In merito alla gestione dei sintomi allergici bisogna sottolineare l’importanza di un’attenta valutazione del terapeuta che deve discriminare se intervenire con il farmaco tradizionale o con quello omeopatico. Sui sintomi della rinocongiuntivite allergica la nostra esperienza ci porta a consigliare in particolare due medicinali omeopatici, Luffa comp. Spray Nasale (2 spruzzi per narice 4-5 volte al giorno) e Euphrasia Heel Collirio (1-2 gocce per occhio al bisogno) grazie ai quali starnuti, naso che gocciola, iperlacrimazione ecc possono essere efficacemente combattuti. (fonte www.mondobenessereblog.com)

Cosa è la Pulsatilla in omeopatia e quali sono le Dosi Consigliate

La pulsatilla è una pianta molto diffusa in habitat montanari tipici del Nord d’America e dell’Eurasia. Raggiungono tra i 10 ed i 30 cm di altezza, hanno foglie pelose e fiori a forma di campana che fioriscono in primavera, in genere prima che le nevi si siano del tutto sciolte. La pulsatilla, è considerata un sottogenere dell’anemone ed è molto utilizzata in omeopatia, grazie alle sue proprietà curative: principalmente ha un’azione sedativa ed analgesica, ma può essere usata anche per calmare la Sindrome Premestruale ed i suoi sintomi: mal di testa, pancia gonfia, dolori addominali, ecc.

Le indicazioni della Pulsatilla

La Pulsatilla Anemone, trova una vasta applicazione nelle persone caratterizzate da un profondo senso di timidezza e di ansia correlata. In particolare in quelle giovani donne tendenti al pianto facile (fortemente emotive) malinconiche, ma dolci e consolabili. La Pulsatilla aiuta a controllare tutti questi sintomi, ma a prescindere da tali peculiarità di base aiuta a combattere le affezioni delle prime vie aeree, soprattutto catarrali (rinite, otite, bronchite, tosse, raffreddore, ecc). E’ poi particolarmente utile nei disturbi digestivi dovuti soprattutto all’ingestione di cibi grassi (controlla la nausea, il vomito ed i gas intestinali). Ha poi un’importante azione sui disturbi della circolazione sanguigna (varici, geloni, sindrome di Raynaud). Come già accennato però ha anche un’indicazione specifica nella maggior parte dei disturbi dovuti alla sindrome premestruale.

Le dosi consigliate di Pulsatilla

A seconda del disturbo da trattare e dalle condizioni generali del paziente le dosi saranno diverse. Ricordiamo infatti che l’omeopatia è caratterizzata da una visione olistica del paziente. Non si cura la malattia, ma il paziente, nel suo insieme di caratteristiche fisiche e mentali da cui il sintomo da trattare dipende. Ecco che parlare di dosi precise diventa complesso. In generale possiamo farvi comunque qualche esempio: durante un raffreddore si possono prendere per 2 volte al giorno 2-3 granuli 5CH; per i disturbi digestivi invece 2-3 granuli da 7CH una o due volte al giorno; per la sindrome premestruale può essere utile assumere Pulsatilla 15 CH; per i disturbi alle vene Pulsatilla 5-7 CH 2-3 granuli una volta al giorno e a seconda della gravità del caso; in caso di depressione reattiva la posologia può prevedere Pulsatilla 15, 30CH 2-3 granuli al dì (fonte salute.pourfemme.it)

Ancora Omeopatia – Nux Vomica

La Nux vomica è usata contro problemi generati da forte stress e carenza di movimento, come per esempio mal di testa, stomaco irritato, stipsi e nervosismo. I tipi Nux vomica sono sotto continuo stress e sembrano avere sempre fretta. Sono spesso molto agitati. Spesso questa tipologia di persone si riconosce dai capelli scuri e dalla carnagione pallida, con tendenza a macchie rosse da stress. Si sente oberato, tuttavia non vuole ridurre gli impegni. I suoi modi impulsivi ne fanno una persona complicata. Azione terapeutica: noce vomica contiene alcaloidi molto potenti e velenosi, come stricnina, brucina e vomicina. In preparazione omeopatica, queste sostanze stimolano il sistema nervoso e rafforzano gli organi digerenti. Principali campi d’applicazione I disturbi della digestione dovuti a un sovraccarico emotivo e uno stile di vita sregolato rispondono particolarmente bene a trattamento con noce vomica. Alcuni problemi, come allergie, asma o la pressione alta trattate con questo rimedio vengono risolte con risultati positivi. Sul piano psichico, il Nux vomica agisce in caso di nervosismo e agitazione. Contro la stipsi cronica Chi rimane seduto lutto il giorno, mangia in fretta e non fa attenzione alle fibre assunte con l’alimentazione, corre il pencolo di stimolare troppo poco la peristalsi naturale dell’intestino. L’evacuazione è irregolare, e ne consegue una stipsi cronica. Le sostanze della noce vomica stimolano l’intestino a una normale attività.

Disturbi principali :

• Iperagitazione ed ipocondria
• Paure e sensibilità ai rumori
• Ipersensibilità per eccessivo consumo di eccitanti, come caffè, alcolici e sigarette
• Incapacità di riposare
• Sensazione di essere oberato
• Tendenza al superlavoro
• Tendenza alla stanchezza
• Vertigini al mattino
• Mal di testa con sensazione di calore al viso
• Emicrania con nausea e vomito
• Difficoltà a respirare con il naso, soprattutto di notte
• Tosse secca con dolori attorno all’ombelico
• Mal di gola con senso di costrizione
• Bruciori e rigurgito acido
• Crampi addominali provocati dal mangiare in fretta
• Stipsi
• Gonfiore e sensibilità premendo il fegato, dato da eccessivo consumo di alcolici
• Mestruazioni irregolari
• Tendenza a crampi dolorosi all’inizio delle mestruazioni.

La nux vomica o noce vomica è un grande albero cespuglioso di origine asiatica. Della nux vomica si usano i semi.  Proprietà: l’uso della nux vomica è limitato all’omeopatia; il rimedio omeopatico nux vomica è indicato per le persone ipersensibili e facilmente irritabili, che si sentono frustrate quando le loro attese non vengono soddisfatte e si stressano quando reprimono la collera. Impieghi: la nux vomica è efficace contro mal di testa, cistiti, stitichezza, insonnia, irritabilità e rabbia, nausea mattutina, stanchezza. Controindicazioni: il rimedio omeopatico di nux vomica, assunto come indicato non ha controindicazioni né interazioni. Quando e come utilizzare la nux vomica

– Mal di testa: con senso di pesantezza alla testa e irritabilità, 3 granuli di rimedio omeopatico nux vomicaalla 6 CH ogni 30 minuti, fino a un massimo di 6 dosi.

– Cistiti: con brividi di freddo, minzione dolorosa e desiderio di stare soli, 3 granuli alla 6 CH di nux vomica ogni 30 minuti, fino a un massimo di 10 dosi. – Stitichezza: con forte stimolo a evacuare, senza riuscire a espellere le feci, 3 granuli alla 6 CH di nux vomica ogni 2 ore, fino a un massimo di 6 dosi.

– Insonnia: se si riesce a prendere sonno, ma si ha la tendenza a svegliarsi tra le 3 e le 4 del mattino, e ci si riaddormenta al momento di alzarsi, 3 granuli alla 30 CH di Nux vomica un’ora prima di andare a letto, per 10 notti. Ripetere se necessario.

– Irritabilità e rabbia: con atteggiamento ipercritico, 3 granuli alla 6 CH di nux vomica ogni 30 minuti, fino a un massimo di 10 dosi.

– Nausea mattutina: con desiderio di cibi freschi o aspri, piccanti e grassi e avversione per il pane, la carne, il caffè e il tabacco, 3 granuli alla 6 CH di nux vomicaogni 2 ore, fino a un massimo di 6 dosi.

– Stanchezza: con dolori articolari, debolezza al risveglio, difficoltà a concentrarsi, 3 granuli alla 30 CH di nux vomica 2 volte al giorno, fino a un massimo di 14 giorni.

– Dolori lombari: iIl dosaggio (5 granuli) può andare dalla 5 CH alla 15 CH ed essere assunto da 2 a 4 volte al giorno a seconda della corrispondenza e della gravità dei sintomi.

– Acetone nei bambini e nux vomica: è una patologia che si riscontra spesso nei bambini tra i 2 e i 4 anni quando mangiano poco o digiunano in conseguenza a febbre e a vomito. In questa situazione in mancanza di zuccheri per scarso apporto di carboidrati (pane, pasta, riso) vengono utilizzati i grassi come unica fonte di energia, ciò porta ad una aumentata produzione di corpi che tonici tra cui l’acetone che provocano vomito, sonnolenza e spesso febbre.
E’ quindi evidente che la prima cosa da fare e rifornire l’organismo di zuccheri. Se si desidera un rimedio omeopatico allora si possono sciogliere 10 granuli di Senna 30 CH in mezzo bicchiere di acqua e darne al bambino 1 cucchiaino ogni mezz’ora; se c’è vomito si può aggiungere alla soluzione anche 10 granuli di Nux Vomica alla 5 CH. (Per sapere se il vostro bimbo ha l’acetone, si possono acquistare in farmacia delle striscette di carta fabbricate appositamente che vanno imbevute nell’urina o sul pannolino bagnato.). Per non negare ai bimbi l’ acqua subito dopo i conati si può provare a far succhiare del ghiaccio anche zuccherato.