Archivi tag: pulsatilla

Omeopatia e Raffreddore

Aconitum napellus: indicato nei casi di rinite,laringite, tracheobronchite acuta nello stadio di esordio. E’ importante assumere il rimedio nella fase iniziale della comparsa dei sintomi tussigeni per ottenere in tempo utile la risoluzione del problema. I sintomi caratteristici elevata temperatura corporea, brividi,tachicardia, sete intensa, tosse secca, cute secca; il soggetto presenta dal punto di vista psico-comportamentale uno stato di agitazione, angoscia, paura della morte.
La sintomatologia si aggrava con il freddo intenso e verso mezzanotte.

Aconitum napellus: 9CH 2-3granuli ogni ora

Nux vomica: indicato nei casi di raffreddore , agli esordi, provocato dalle correnti fredde con starnuti spasmodici al risveglio, prurito delle narici, naso chiuso e secchezza delle mucose durante la notte.
Nux vomica 9CH: 2-3granuli ogni ora

Allium cepa: indicato nei casi di raffreddore che esordisce con numerosi starnuti, seguiti da un flusso di muco acquoso trasparente e abbondante.

Allium cepa 9CH: 2-3 granuli ogni 2-3ore

Sambucus nigra: rinite secca con ostruzione nasale completa: il paziente è obbligato a respirare con la bocca aperta.

Sambucus 5CH: 2-3 granuli ogni cinque-dieci minuti per la laringe e la dispnea, diminuire in base miglioramento.

Pulsatilla: è il rimedio indicato durante la fase di risoluzione del raffreddore acuto.

Pulsatilla 5CH: 2-3 granuli 2 volte al giorno

(Fonte www.farmaciacossolo.it)

Pulsatilla in Omeopatia

Caratteristica di Pulsatilla e quindi del rimedio omeopatico è la grande mutabilità, perfino contradditorietà di sintomi.
I dolori appaiono e scompaiono, sono diffusi e il paziente non sa mai localizzarli per bene. Altri sintomi vanno e vengono senza regolarità.

Il paziente Pulsatilla è di carattere dolce e arrendevole; ama totalmente essere compreso, coccolato, essere al centro dell’attenzione, essere consolato al punto di guarire da tutti i suo mali se con lui ci si comporta cosi.
Se trovate un paziente di questo tipo, Pulsatilla cambierà la sua vita.

Ama l’aria aperta e passeggiarvi, in un ambiente caldo vuole la finestra aperta perchè sta male, ma si mette su il golfino.
E’ indicato Pulsatilla quando la salute ha subito una variazione all’epoca della pubertà o dopo un morbillo.
Psicologicamente come un giorno d’aprile: piange facilmente, ma viene consolato subito perchè non è mai risentito ne astioso. E’ timido e irresoluto, ma sa essere aggressivo e vendicativo.
Può essere preda di problemi religiosi e temere il sesso opposto.
Teme lo star solo e ama la compagnia perchè ama assorbire l’affetto.
Paura del buio, la paura Io prende allo stomaco. Emicranie e vertigini migliorate all’aria aperta.
Cefalee da troppo lavoro.
Emicrania nella regione temporale cori lacrimazione bruciante dallo stesso lato.
Oftalmiti con secrezioni profuse gialle non irritanti; oftalmia dei neonati. Congiuntivite cronica aggravata in una camera calda.
Naso con croste gialle e purulente.
Raffreddore aggravato in ambienti caldi, con perdita dell’odorato.
Il paziente Pulsatilla quando ha febbre da fieno vede migliorare gli altri sintomi.
Nelle faringiti, nonostante la secchezza delle fauci, il paziente non ha sete.
Generalmente, anche con bocca secca, Pulsatilla non ha sete, preferisce sciacquarla frequentemente. Lingua giallastra coperta da muco spesso e tenace. I gusti della bocca di Pulsatilla sono ora amaro, ora dolciastro, ora perfido. La mattina si sveglia sempre con bocca cattiva come carne marcia.
Eruttazioni con odore di cibo per lungo tempo, di sego rancido.
I cibi grassi sono indigesti e non gli sono graditi, come pure i cibi caldi; ama invece i gelati anche se non li digerisce.
Flatulenza e gonfiore, più al pasto della sera, solo momentaneamente migliorato dalle eruttazioni. Bruciore di stomaco (Nux vomica ha rigurgiti di liquidi amari). Mancanza di sete, che accompagna quasi tutte le sue affezioni.
Addome disteso e dolente come per una pietra. Diarrea violenta con bruciore degli intestini, accompagnata da molto gas per aver mangiato cibi gelati o per esposizione al freddo e per aver mangiato frutta.
Le feci variano sempre di aspetto, forma e colore. Emorroidi dolorose e pruriginose, aggravate al caldo del letto e migliorate passeggiando all’aria fresca.

Leucorree abbondanti, cremose, verdi e non irritanti, che vengono stando coricate. Mestruazioni scarse e ritardate. Si può avere produzione di latte senza aver partorito.
Infiammazione dei seni dopo parotite. La paura di una gravidanza può produrre amenorrea.
Aborto precoce del primo mese.
Minzione dolorosa come pugnalata a ogni getto nel maschio.
Quando si tossisce sensazione di vapori di zolfo. Costrizione intorno alla gola.
Tosse secca di notte, deve sedersi per trovare sollievo La mattina, invece, tosse catarrosa con molta espettorazione verdastra.
Perdita di urina durante la tosse.
Sciatica aggravata in una stanza calda; dolore al tallone, la sera peggiora con la gamba a penzoloni. Torpore alle gambe durante la mestruazione.
I brividi iniziano alle 14, di notte la febbre bruciante, le vene sono distese, ogni calore esterno intollerabile.
Cerca posti freschi con le mani.  (fonte www.altrasalute.it)

Pulsatilla: la pulsatilla in Omeopatia

A cosa serve la pulsatilla? Il termine Pulsatilla si riferisce a un genere di piante erbacee decidue perenni, a cui appartengono circa trenta specie di piante. Le praterie sassose, e i prati, i pascoli subalpini rappresentano il suo l’habitat di crescita preferenziale. La Pulsatilla fiorisce principalmente in America e in Eurasia ed è nota anche come “fiore di Pasqua”, in quanto le infiorescenze appaiono durante le vacanze pasquali; altri nomi comuni di questa pianta erbacea sono: “erba del vento” e “croco dei parti”.

L’aspetto della Pulsatilla si caratterizza per la presenza di fiori campaniformi di colore viola scuro con la zona centrale arancione, e con foglie ricoperte da una sottile peluria argentea. Il nome deriva appunto dalla peluria della pianta, che al vento sembra quasi che pulsi.

La Pulsatilla è da sempre utilizzata in Europa e in America a scopi medicinali. Gli indigeni, ad esempio, sfruttavano la pianta del guaranà per le sue proprietà benefiche in ambito ostetrico e altri prodotti erboristici per curare alcuni problemi riproduttivi. Tuttavia, è solo in epoca moderna che sono stati scientificamente riconosciuti gli effetti terapeutici di molte piante. L’omeopatia, ad esempio, si serve di preparati a base di piante medicinali. Questa scienza offre un metodo terapeutico alternativo, sfruttando il principio del similia similibus curantur, secondo cui il rimedio per una determinata malattia è offerto da una sostanza che, assunta da una persona sana, causa gli stessi sintomi osservabili nella persona malata. Le medicine alternative, e l’omeopatia tra queste, non hanno una validità scientifica riconosciuta, ma molte persone che ne fanno uso, ne dichiarano l’efficacia.

Terapia omeopatiche con pulsatilla

Le terapie omeopatiche a base di Pulsatilla vengono utilizzate per quelle patologie legate al colore giallo e verde, come in caso di raffreddori, sinusiti, asma, emicrania, infezioni oculari, indigestionibruciori di stomaco, problemi mestruali, menopausa, sbalzi d’umore, ansia e depressione. In questi casi, viene estratto il succo della pianta secca, che deve essere bollito adeguatamente prima di essere utilizzato, altrimenti può risultare tossico, causando diarrea, convulsioni, vomito, fino al coma. Inoltre, le donne in gravidanza non dovrebbero farne uso, per evitare complicazioni per il feto.

In omeopatia, le terapie vengono prescritte in base alle problematiche del paziente, ma soprattutto in base alla sua personalità. Si possono infatti individuare delle tipologie di individui, a cui viene dato il nome di ciascun rimedio in cui si essi si rispecchiano maggiormente. Nel caso del tipo Pulsatilla, si tratta soprattutto di donne dall’aspetto quasi marmoreo, con la pelle pallida al punto da far trasparire la rete venosa, capelli e occhi chiari, cerchiati spesso da occhiaie violacee. Questa categoria di donne è soggetta a  frequenti variazioni d’umore, e il temperamento è dolce, timido e remissivo, ma  che può tuttavia alterarsi in irritabile e suscettibile. Il carattere è caratterizzato da: indecisione nelle scelte, malinconia e  gelosia. Una donna del tipo Pulsatilla ricerca certezze e sicurezza e ha una costante paura dell’abbandono. Freddolosa, teme il caldo e ricerca costantemente l’aria fresca; infatti durante la notte tende a tenere i piedi fuori dal letto. Soffre spesso di raffreddori e malattie influenzali, febbre e attacchi di tosse notturni. Il ciclo mestruale si presenta con dolori, crampi, mal di testa e sbalzi d’umore.

La Pulsatilla aiuta questa tipologia di individui a trovare sollievo dall’influenza, febbre, riniti allergiche, naso chiuso, bruciore agli occhi, gola secca e costante senso di sete. Facilita la digestione, diminuendo la fermentazione dei cibi grassi, che causano indigestioni, dolore addominale, bruciore di stomaco, flatulenza.

Nelle donne di qualsiasi età, aiuta a raggiungere e mantenere l’equilibrio nella produzione ormonale, in particolare in caso di sindrome premestruale. Previene e cura, infatti, i crampi addominali e il mal di schiena, tipici del ciclo mestruale irregolare. Si rivela un sollievo efficace anche durante la menopausa, in quanto la sua azione si esplica anche sulle vampate di calore.

Migliora la circolazione venosa, aspetto correlato al pallore della pelle di questi soggetti, da cui spesso traspaiono i vasi sanguigni.

La realizzazione del prodotto omeopatico prevede diverse fasi. Inizialmente, viene realizzata la cosiddetta “tintura madre” a partire dalla corteccia della pianta, che viene lasciata a macerare in alcol. Successivamente si effettuano le diluizioni, utilizzando una goccia di tintura madre e 99 di alcol; questa è la diluizione 1:100, che in commercio corrisponde alla diluizione 1 CH. Il procedimento viene ripetuto in base alla diluizione necessaria; in particolare1000 CH starà ad indicare che il procedimento è stato ripetuto per mille volte.  Nel caso della Pulsatilla, le diluizioni più basse vengono solitamente prescritte per problemi episodici e acuti, mentre quelle più alte sono adatte nei casi cronici. La Pulsatilla è disponibile sotto forma di granuli, gocce, fiale o spray nasali specifici per le riniti.

Assunzione dei rimedi omeopatici con pulsatilla

Tutti i prodotti omeopatici vanno assunti almeno venti minuti prima dei pasti, depositandoli sotto la lingua, in quanto l’assorbimento a livello della lingua è molto più rapido di qualsiasi altro, favorendo il passaggio della sostanza assunta direttamente in circolo, senza passare attraverso il tubo digerente. È importante non toccare direttamente i granuli con le mani o con le labbra, per non comprometterne la purezza e quindi l’assorbimento. Inoltre, è bene evitare di fumare e bere bevande diverse dalla semplice acqua oligominerale, almeno dieci minuti prima e dopo l’assunzione del rimedio omeopatico.

Molto spesso capita che durante le prime ore dall’inizio della terapie con questo tipo di prodotti, possa verificarsi un aumento dei sintomi che vogliamo invece curare. Sembra paradossale ma invece non lo è! Ciò non deve allarmare, anzi, è il segnale che la terapia è quella corretta e che sta agendo in maniera efficace. Infatti, secondo la “Legge di Hering” sull’omeopatia, l’individuo che inizia una cura di questo tipo, rivivrà e quindi eliminerà, prima i sintomi comparsi più recentemente, e poi quelli con origine più remota. L’omeopatia fa emergere all’esterno il disagio che porta alla comparsa del problema, anziché sopprimerlo, non limitandosi solo a curare i sintomi, ma anche la causa scatenante, concetto fondamentale soprattutto in caso di malattie psicosomatiche.

Benefici del rimedio omeopatico e naturale della pulsatilla

Riassumendo, quindi, la Pulsatilla aiuta a migliorare i sintomi dovuti a problemi a carico di:

  • Mucose: favorisce il miglioramento dei disturbi che provocano secrezioni mucose di colore giallo-verdastro, come nel caso del raffreddore o di congiuntiviti oculari.
  • Circolazione: molto utile in caso di vene varicose, flebiti, gambe e mani gonfie e dolenti, geloni.
  • Digestione: aiuta in caso di digestione lenta e difficile, addome gonfio e dolente, acidità e bruciori di stomaco,emorroidi.
  • Respirazione: è molto utile in caso di asma bronchiale, soprattutto se dovuta a problemi allergici. Favorisce l’espettorazione dei muchi in caso di congestione, aiutando a curare raffreddori, influenza, bronchiti e altre affezioni alle vie respiratorie. Nel caso di soggetti del tipo Pulsatilla, i sintomi legati a questi problemi, migliorano all’aria aperta.
  • Apparato genitourinario: è un valido aiuto per l’incontinenza urinaria emotiva, soprattutto nei bambini che tendono a fare pipì a letto. Nelle donne è molto efficace per migliorare i sintomi della sindrome premestruale, e per regolarizzare il ciclo mestruale. Nelle donne in fase di allattamento, favorisce la fisiologica produzione e secrezione di latte. È utile anche negli uomini che soffrono di orchite, epididimite o nevralgia testicolare.
  • Sistema nervoso: rappresenta un efficace rimedio per insonnia, depressione ipocondriaca, ansia. Aiuta ad alleviare il mal di testa dovuto al ciclo mestruale, indigestione, intasamento catarrale.
  • Orecchie: il tipo Pulsatilla soffre spesso di dolore alle orecchie e otiti
  • Occhi: previene le infezioni a carico della congiuntiva oculare, caratterizzate da bruciore, prurito, secrezioni giallastre.

Considerazione finale sulla pulsatilla e l’omeopatia

In conclusione, la Pulsatilla è un rimedio omeopatico che per la sua delicatezza è adatto ad adulti, e bambini particolarmente sensibili, indecisi, riservati. Si tratta di una pianta, considerata sottogenere dell’anemone, che cresce soprattutto in ambito alpino e appenninico. È molto utilizzata in omeopatia, grazie alle sue proprietà curative: ha un’azione sedativa ed analgesica, ma può essere usata anche per calmare la Sindrome Premestruale ed i suoi sintomi: mal di testa, pancia gonfia, dolori addominali, ecc (fonte www.inerboristeria.com)

Cosa è la Pulsatilla in omeopatia e quali sono le Dosi Consigliate

La pulsatilla è una pianta molto diffusa in habitat montanari tipici del Nord d’America e dell’Eurasia. Raggiungono tra i 10 ed i 30 cm di altezza, hanno foglie pelose e fiori a forma di campana che fioriscono in primavera, in genere prima che le nevi si siano del tutto sciolte. La pulsatilla, è considerata un sottogenere dell’anemone ed è molto utilizzata in omeopatia, grazie alle sue proprietà curative: principalmente ha un’azione sedativa ed analgesica, ma può essere usata anche per calmare la Sindrome Premestruale ed i suoi sintomi: mal di testa, pancia gonfia, dolori addominali, ecc.

Le indicazioni della Pulsatilla

La Pulsatilla Anemone, trova una vasta applicazione nelle persone caratterizzate da un profondo senso di timidezza e di ansia correlata. In particolare in quelle giovani donne tendenti al pianto facile (fortemente emotive) malinconiche, ma dolci e consolabili. La Pulsatilla aiuta a controllare tutti questi sintomi, ma a prescindere da tali peculiarità di base aiuta a combattere le affezioni delle prime vie aeree, soprattutto catarrali (rinite, otite, bronchite, tosse, raffreddore, ecc). E’ poi particolarmente utile nei disturbi digestivi dovuti soprattutto all’ingestione di cibi grassi (controlla la nausea, il vomito ed i gas intestinali). Ha poi un’importante azione sui disturbi della circolazione sanguigna (varici, geloni, sindrome di Raynaud). Come già accennato però ha anche un’indicazione specifica nella maggior parte dei disturbi dovuti alla sindrome premestruale.

Le dosi consigliate di Pulsatilla

A seconda del disturbo da trattare e dalle condizioni generali del paziente le dosi saranno diverse. Ricordiamo infatti che l’omeopatia è caratterizzata da una visione olistica del paziente. Non si cura la malattia, ma il paziente, nel suo insieme di caratteristiche fisiche e mentali da cui il sintomo da trattare dipende. Ecco che parlare di dosi precise diventa complesso. In generale possiamo farvi comunque qualche esempio: durante un raffreddore si possono prendere per 2 volte al giorno 2-3 granuli 5CH; per i disturbi digestivi invece 2-3 granuli da 7CH una o due volte al giorno; per la sindrome premestruale può essere utile assumere Pulsatilla 15 CH; per i disturbi alle vene Pulsatilla 5-7 CH 2-3 granuli una volta al giorno e a seconda della gravità del caso; in caso di depressione reattiva la posologia può prevedere Pulsatilla 15, 30CH 2-3 granuli al dì (fonte salute.pourfemme.it)

Qualche rimedio omeopatico

Solo a titolo informativo copio qualche suggerimento omeopatico trovato in rete per i mali di stagione.

Premessa: in omeopatia i medicinali non curano una malattia, ma un insieme di sintomi che possono corrispondere a numerose malattie e a un numero illimitato di pazienti.

ANSIA. Per sconfiggere l’ansia possamo servirci di piante come la Valeriana e la Passiflora ed il

Biancospino.

La Valeriana agisce sul sistema nervoso centrale, esercitando un’azione sedativa ed ipnoinducente.

Favorisce perciò il sonno nelle ore notturne, mentre durante il giorno ha un effetto sedativo e

tranquillante.

La Passiflora ha un’azione sedativa sul sistema nervoso centrale (come la Valeriana) e provoca un

sonno simile a quello fisiologico, seguito da un risveglio senza sonnolenza. Inoltre possiede anche

un’azione antispasmodica sulla muscolatura liscia del tubo digerente.

Il Biancospino possiede un’azione sedativa che si manifesta in maniera decisa sulla eccitabilità del

sistema nervoso centrale. La sua somministrazione diminuisce la sensazione di angoscia, le vertigini

e l’insonnia.

I tre princìpi attivi si trovano associati nel VALBIAPAS TM, prodotto omeopatico.

Posologia 30 gocce nel tardo pomeriggio, 50 gocce prima di coricarsi.

INFIAMMAZIONE NERVO SCIATICO. L’infiammazione del nervo sciatico provoca un dolore che si irradia lungo tutto il suo percorso, più accentuato nella regione glutea e poi via via più giù, nella parte posteriore della coscia fino al polpaccio. Il trattamento iniziale consiste nel riposo a letto in posizione fetale, al caldo, e in leggeri massaggi (in presenza di contratture muscolari). Numerosi sono i rimedi omeopatici che aiuteranno a riprenderci rapidamente.
Se il dolore si aggrava tossendo e starnutendo può essere utile TELLURIUM.
Se invece si ha aggravamento con dolori strazianti stando coricati a letto, con il tempo umido (sciatalgia che insorge dopo esposizione alla pioggia), e miglioramento camminando è la volta di RHUS TOXICODENDRON.
Se si hanno dolori improvvisi e intensi, un miglioramento premendo sull’arto e con applicazioni calde, è molto utile MAGNESIA PHOSPHORICA. L’infiammazione del nervo sciatico può dare dolori che si acutizzano al minimo movimento ma che migliorano invece coricandosi sulla parte dolente: BRYONIA. Se si accusano dolori violenti, folgoranti, parossistici, che non danno tregua al paziente e si accentuano col freddo, il riposo e al minimo contatto, mentre si ha sollievo stando coricati in posizione rannicchiata, piegando la gamba interessata, al caldo, oppure col movimento e una forte pressione: COLOCYNTHIS.

SINUSITE. La sinusite è un processo infiammatorio della mucosa dei seni paranasali (frontali, mascellari, etmoidali, sfenoidali). I seni sono appunto cavità ossee la cui funzione principale è quella di alleggerire il cranio, rivestite internamente di mucosa respiratoria, tutte in comunicazione, tramite un canalicolo ristretto, con la cavità nasale in cui riversano una scarsa secrezione siero-mucosa. L’infiammazione provoca una congestione della mucosa, ostruzione del canalicolo, ristagno di muco, a volte infezione per proliferazione batterica, e il classico dolore sinusitico di tipo nevralgico difficile da combattere con i comuni analgesici

KALIUM BICHROMICUM quando si ha una scarsa secrezione muco-purolenta, vischiosa, collosa, giallo-verdastra, croste nelle narici, anosmia (mancanza di olfatto).
LACHESIS MUTUS per sciogliere il muco e facilitare la ripresa delle secrezioni.
HYDRASTIS CANADENSIS quando le secrezioni sono dense, vischiose, giallastre e rinorrea nasale posteriore (la secrezione finisce direttamente in gola) che forma tappi.
CINNABARIS anche questo rimedio favorisce la fluidificazione e il drenaggio delle secrezioni.
HEPAR SULFUR se la sinusite è purolenta con secrezioni sempre fetide, peggioramento al freddo e al minimo contatto (impiegare SOLO a bassa diluizione, 5 CH, per favorire il drenaggio).

Tutti i rimedi vanno assunti a diluizioni medio-basse, 3-5 volte al giorno.
Molto utili risulteranno anche i classici fomenti di un tempo con l’acqua bollente e gli olii essenziali balsamici.

RAFFREDDORE. La mucosa nasale si infiamma dando ostruzione nasale, con o senza rinorrea e frequenti starnuti. Se poi abbiamo abbondante scolo acquoso che irrita il labbro superiore e profusa lacrimazione non irritante dobbiamo ricorrere al rimedio ALIUM CEPA.
Se invece lo scolo nasale non è irritante, mentre lo è invece la lacrimazione, è la volta di EUPHRASIA OFFICINALIS.
Se la rinorrea è densa, vischiosa grigiastra, difficile a staccarsi, dobbiamo ricorrere a KALIUM MURIATICUM.
Se si ha perdita del gusto e dell’odorato, la rinorrea è gialla, naso ostruito la sera e la notte, meno di giorno, ecco PULSATILLA.
KALIUM BICHROMICUM è indicato con rinorrea giallo-verdastra collosa, che può formare croste nelle narici.
Se il raffreddore si manifesta con secchezza della mucosa nasale e ostruzione completa così da respirare con la bocca, bisogna ricorrere a SAMBUCUS NIGRA. Se l’ostruzione è dolorosa alla radice del naso, talvolta dolore al seno frontale, miglioramento quando inizia la rinorrea, ecco STICTA PULMONARIA.
Se si hanno starnuti spasmodici al mattino appena ci si alza da letto e si prosegue durante la giornata e questo ci provoca eccessivo nervosismo e arrabbiature, bisogna ricorrere a NUX VOMICA.
I rimedi vanno assunti a media diluizione 4-5 volte al giorno.

MAL DI GOLA. E’una banale infiammazione della mucosa oro-faringea la cui caratteristica principale è il dolore alla deglutizione (odinofagia).
Bisogna imparare a cogliere bene i sintomi per individuare meglio il rimedio più appropiato.
Il rimedio BELLADONNA è indicato quando si accusa una secchezza della gola e dolore a deglutire; le tonsille e la faringe sono arrossate; le linfoghiandole sottomandibolari sono ingrossate; viso arrossato, occhi lucidi, pupille dilatate e sensibili alla luce; sete scarsa per piccoli sorsi.
Il rimedio PHYTOLACCA è indicato quando faringe e tonsille sono di un color rosso bruno, soprattutto i pilastri palatini; caratteristico è il dolore a deglutire che si irradia fino alle orecchie; sete per liquidi freddi.
Il rimedio APIS è indicato quando l’ugola pende come se fosse un sacchetto trasparente, la faringe è rosso lucente scarsa sete per liquidi freddi; desiderio di succhiare il ghiaccio.
MERCURIUS SOLUBILIS è indicato quando la lingua è gonfia pastosa, con l’impronta dei denti, alito fetido a volte pus sulle tonsille. ACONITUM subito dopo un’infreddatura, ci si sente agitati, ansiosi, con sete intensa.
In tutti i casi la febbre può essere presente oppure no, leggera o a volte anche alta.