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Qualche rimedio omeopatico

Solo a titolo informativo copio qualche suggerimento omeopatico trovato in rete per i mali di stagione.

Premessa: in omeopatia i medicinali non curano una malattia, ma un insieme di sintomi che possono corrispondere a numerose malattie e a un numero illimitato di pazienti.

ANSIA. Per sconfiggere l’ansia possamo servirci di piante come la Valeriana e la Passiflora ed il

Biancospino.

La Valeriana agisce sul sistema nervoso centrale, esercitando un’azione sedativa ed ipnoinducente.

Favorisce perciò il sonno nelle ore notturne, mentre durante il giorno ha un effetto sedativo e

tranquillante.

La Passiflora ha un’azione sedativa sul sistema nervoso centrale (come la Valeriana) e provoca un

sonno simile a quello fisiologico, seguito da un risveglio senza sonnolenza. Inoltre possiede anche

un’azione antispasmodica sulla muscolatura liscia del tubo digerente.

Il Biancospino possiede un’azione sedativa che si manifesta in maniera decisa sulla eccitabilità del

sistema nervoso centrale. La sua somministrazione diminuisce la sensazione di angoscia, le vertigini

e l’insonnia.

I tre princìpi attivi si trovano associati nel VALBIAPAS TM, prodotto omeopatico.

Posologia 30 gocce nel tardo pomeriggio, 50 gocce prima di coricarsi.

INFIAMMAZIONE NERVO SCIATICO. L’infiammazione del nervo sciatico provoca un dolore che si irradia lungo tutto il suo percorso, più accentuato nella regione glutea e poi via via più giù, nella parte posteriore della coscia fino al polpaccio. Il trattamento iniziale consiste nel riposo a letto in posizione fetale, al caldo, e in leggeri massaggi (in presenza di contratture muscolari). Numerosi sono i rimedi omeopatici che aiuteranno a riprenderci rapidamente.
Se il dolore si aggrava tossendo e starnutendo può essere utile TELLURIUM.
Se invece si ha aggravamento con dolori strazianti stando coricati a letto, con il tempo umido (sciatalgia che insorge dopo esposizione alla pioggia), e miglioramento camminando è la volta di RHUS TOXICODENDRON.
Se si hanno dolori improvvisi e intensi, un miglioramento premendo sull’arto e con applicazioni calde, è molto utile MAGNESIA PHOSPHORICA. L’infiammazione del nervo sciatico può dare dolori che si acutizzano al minimo movimento ma che migliorano invece coricandosi sulla parte dolente: BRYONIA. Se si accusano dolori violenti, folgoranti, parossistici, che non danno tregua al paziente e si accentuano col freddo, il riposo e al minimo contatto, mentre si ha sollievo stando coricati in posizione rannicchiata, piegando la gamba interessata, al caldo, oppure col movimento e una forte pressione: COLOCYNTHIS.

SINUSITE. La sinusite è un processo infiammatorio della mucosa dei seni paranasali (frontali, mascellari, etmoidali, sfenoidali). I seni sono appunto cavità ossee la cui funzione principale è quella di alleggerire il cranio, rivestite internamente di mucosa respiratoria, tutte in comunicazione, tramite un canalicolo ristretto, con la cavità nasale in cui riversano una scarsa secrezione siero-mucosa. L’infiammazione provoca una congestione della mucosa, ostruzione del canalicolo, ristagno di muco, a volte infezione per proliferazione batterica, e il classico dolore sinusitico di tipo nevralgico difficile da combattere con i comuni analgesici

KALIUM BICHROMICUM quando si ha una scarsa secrezione muco-purolenta, vischiosa, collosa, giallo-verdastra, croste nelle narici, anosmia (mancanza di olfatto).
LACHESIS MUTUS per sciogliere il muco e facilitare la ripresa delle secrezioni.
HYDRASTIS CANADENSIS quando le secrezioni sono dense, vischiose, giallastre e rinorrea nasale posteriore (la secrezione finisce direttamente in gola) che forma tappi.
CINNABARIS anche questo rimedio favorisce la fluidificazione e il drenaggio delle secrezioni.
HEPAR SULFUR se la sinusite è purolenta con secrezioni sempre fetide, peggioramento al freddo e al minimo contatto (impiegare SOLO a bassa diluizione, 5 CH, per favorire il drenaggio).

Tutti i rimedi vanno assunti a diluizioni medio-basse, 3-5 volte al giorno.
Molto utili risulteranno anche i classici fomenti di un tempo con l’acqua bollente e gli olii essenziali balsamici.

RAFFREDDORE. La mucosa nasale si infiamma dando ostruzione nasale, con o senza rinorrea e frequenti starnuti. Se poi abbiamo abbondante scolo acquoso che irrita il labbro superiore e profusa lacrimazione non irritante dobbiamo ricorrere al rimedio ALIUM CEPA.
Se invece lo scolo nasale non è irritante, mentre lo è invece la lacrimazione, è la volta di EUPHRASIA OFFICINALIS.
Se la rinorrea è densa, vischiosa grigiastra, difficile a staccarsi, dobbiamo ricorrere a KALIUM MURIATICUM.
Se si ha perdita del gusto e dell’odorato, la rinorrea è gialla, naso ostruito la sera e la notte, meno di giorno, ecco PULSATILLA.
KALIUM BICHROMICUM è indicato con rinorrea giallo-verdastra collosa, che può formare croste nelle narici.
Se il raffreddore si manifesta con secchezza della mucosa nasale e ostruzione completa così da respirare con la bocca, bisogna ricorrere a SAMBUCUS NIGRA. Se l’ostruzione è dolorosa alla radice del naso, talvolta dolore al seno frontale, miglioramento quando inizia la rinorrea, ecco STICTA PULMONARIA.
Se si hanno starnuti spasmodici al mattino appena ci si alza da letto e si prosegue durante la giornata e questo ci provoca eccessivo nervosismo e arrabbiature, bisogna ricorrere a NUX VOMICA.
I rimedi vanno assunti a media diluizione 4-5 volte al giorno.

MAL DI GOLA. E’una banale infiammazione della mucosa oro-faringea la cui caratteristica principale è il dolore alla deglutizione (odinofagia).
Bisogna imparare a cogliere bene i sintomi per individuare meglio il rimedio più appropiato.
Il rimedio BELLADONNA è indicato quando si accusa una secchezza della gola e dolore a deglutire; le tonsille e la faringe sono arrossate; le linfoghiandole sottomandibolari sono ingrossate; viso arrossato, occhi lucidi, pupille dilatate e sensibili alla luce; sete scarsa per piccoli sorsi.
Il rimedio PHYTOLACCA è indicato quando faringe e tonsille sono di un color rosso bruno, soprattutto i pilastri palatini; caratteristico è il dolore a deglutire che si irradia fino alle orecchie; sete per liquidi freddi.
Il rimedio APIS è indicato quando l’ugola pende come se fosse un sacchetto trasparente, la faringe è rosso lucente scarsa sete per liquidi freddi; desiderio di succhiare il ghiaccio.
MERCURIUS SOLUBILIS è indicato quando la lingua è gonfia pastosa, con l’impronta dei denti, alito fetido a volte pus sulle tonsille. ACONITUM subito dopo un’infreddatura, ci si sente agitati, ansiosi, con sete intensa.
In tutti i casi la febbre può essere presente oppure no, leggera o a volte anche alta.