Archivi del giorno: marzo 1, 2012

Ruolo della vitamina D nel dolore Mestruale

Uno studio condotto presso l’univesità di Messina ha evidenziato come una dose molto elevata in singola somministrazione di vitamina D può aiutare a ridurre il dolore mestruale, senza l’ausilio di contraccetivi orali o antidolorifici: lo studio è stato pubblicato sulla rivista Archives of Internal Medicine.

Gli studiosi hanno somministrato in maniera random a 40 donne di età compresa fra i 18 e i 40 anni o placebo o 300000 UI di vitamina D, in singola dose.
Dopo due mesi le donne che hanno assunto la singola dose di vitamina D hanno dichiarato una importante riduzione nella sintomatologia dolorosa, mentre nelle altre donne non è stato registrato nessun cambiamento.
Molto probabilmente il surplus di vitamina D può regolare la produzione di molecole ad azione infiammatoria come le citochine e le prostaglandine con miglioramento della sintomatologia dolorosa.

La comunità scientifica internazionale ritiene che servano ulteriori studi sull’argomento, poiché al momento la dose giornaliera massima di vitamina D è stimata in 4000 UI al giorno, quantità superiori, infatti, potrebbero danneggiare l’organismo. (fonte www.sanihelp.it)

Sole, alleato della Salute, della Pelle e dell’Umore

Dopo la neve, la pioggia, il freddo e il grigiore del “colpo di coda” di questo inverno, il più gelido degli ultimi anni, le temperature sembrano aver preso nuova “vita”, imboccando una “strada” tutta nuova, al rialzo. Le giornate cominciano ad allungarsi, il cielo è più terso e i raggi del sole“baciano” la pelle: è proprio lui, il sole, demonizzato e additato troppo spesso, che, se sfruttato nel modo giusto, può garantire il pieno di benefici all’organismo.

Si chiama, molto banalmente, elioterapia, cioè la fototerapia più classica, quella che si basa sulla esposizione ai raggi solari.
I bagni di sole, con le giuste precauzioni, come la crema con fattore protettivo adatto al proprio tipo di pelle, sono un vero toccasana per la salute.  Il sole infatti, è un valido alleato per combattere germi e microrganismi, grazie alle proprietà antisettiche, antimicrobiche e antibatteriche dei suoi raggi.  I suoi raggi, dosati con cura, svolgono sulla pelle un’azione anti-seborroica, utile per contrastare la produzione e l’accumulo di liquidi e materia in eccesso. Attenzione, però, se il sole aiuta le pelli normali, può peggiorare la situazione in presenza di situazioni particolari, come l’acne. Come fiori e piante, anche gli esseri umani si nutrono dei raggi del sole. La luce solare favorisce la crescita: gli ultravioletti stimolano efficacemente la produzione di vitamina D, responsabile di fissare il calcio nelle ossa.

Alleata delle ossa e dello scheletro, la luce solare è anche un vero alleato contro gli stati depressivi. Secondo numerosi studio, l’effetto antidepressivo dei raggi solari sarebbe legato alla loro capacità di stimolare la produzione di serotonina cerebrale, un neuromediatore dotato di un’azione antidepressiva a livello centrale. (fonte www.tantasalute.it)

Perdere Peso seguendo la Dieta dei Colori

Per perdere peso bisogna stare molto attenti ai colori dei cibi. C’ è un legame con l’alimentazione che è totalmente psicologico ed è influenzato dalle tonalità della frutta e della verdura.
Il giallo e l’arancione aumentano la secrezione gastrica e attirano i golosi, mentre il viola e il verdastro evocano la “putrefazione” e dunque ci disgustano. Ci avevate mai pensato?  Non potrei immaginare verdura più golosa di una bella melanzana, ma vediamo meglio questa teoria.

Mariella D’Amico, autrice di  ‘Colorpower. Come puoi migliorare salute, relazioni e lavoro con il giusto utilizzo dei colori’, ha commentato: “E’ la tonalità dorata del pane che lo fa sembrare più appetitoso. Mentre i cibi rossi mettono in circolo più noradrenalina, e dunque hanno un effetto dimagrante. A patto di riuscire a non mangiare di corsa”.

Il rosso è il colore che aiuta a dimagrire, il giallo e l’arancione fanno ingrassare, mentre il verde e il viola tolgono l’appetito. Questi meccanismi vengono sfruttati anche da chi vende i prodotti freschi. Spesso non lo si fa neanche consapevolmente ma, nella legge del marketing, il colore ha davvero un’importanza incredibile. Ecco perché per perdere peso è bene stare attenti anche a questi dettagli.

Bisogna poi ricordarsi che dietro a questi colori si nascondono gli antiossidanti e le vitamine. Per stare in salute, ogni giorno, bisogna mangiare frutta e verdura bianca, gialla, rossa, verde e blu-viola. Attenzione, invece, ai coloranti presenti nei cibi: alcuni sono eccitanti e creano nei bambini iperattività, davvero dannosa per la loro crescita. E come si fa a sapere cosa c’è dentro cibo? Leggendo l’etichetta ed evitando tutti quei prodotti che hanno più di cinque ingredienti. Non ve ne resteranno molti. (fonte dieta.pourfemme.it)

La Vitamina K: cos’è e dove si trova

In realtà esistono 3 tipi di vitamina K: 2 di origine animale e una sintetica. Solitamente è prodotta dai batteri intestinali e perciò è l’unica che, se in produzione eccessiva, può dare problemi di intolleranza o addirittura intossicazione.

La caratteristica principale delle sindromi da carenza di vitamina K vede una diminuita coagulazione del sangue col rischio di pericolose emorragie.

La protrombina umana è formata da 579 aminoacidi

Agisce moderando le dinamiche della coagulazione sanguigna: assorbita al livello superiore dell’intestino attraverso l’azione della bile, giunge al fegato nel quale partecipa ala formazione della protrombina, elemento chiave che, se in eccesso può, invece, provocare coaguli con aumentato rischio di ictus.

Pur se necessaria per evitare emorragie, si trova facilmente in frutta e verdura, soprattutto quella a foglia verde larga come spinaci, biete e insalate di ogni tipo  e in caso di adeguata alimentazione (basata su elementi vegetali, dal momento che quelli animali ne contengono in quantità inferiore) non è necessario ricorrere a integratori esterni.

Elementi che ne pregiudicano l’effetto o addirittura ne pregiudicano la presenza possono essere stati patologici a livello intestinale (dal momento che è sintetizzata proprio dai batteri), uso prolungato di antibiotici (distruttori della flora batterica, appunto), diarrea, carenza di sali biliari.

Di estrema importanza considerare lo stato precedente in soggetti sotto cura con anticoagulanti: l’interazione con l’aspirina e la cumarina possono alterarne i livelli. (fonte www.tantobenessere.com)

Si può aver Paura della Felicità?

Se temiamo cambiamenti che potrebbero portare nuovi entusiasmanti  e ci accontentano di una “vita serena”, il risultato può essere persino un attacco di panico

Alcuni lo ammettono, altri no, ma è diffusa l’idea che l’uomo moderno, a dispetto di tutte le sue comodità di cui gode, conduca una vita lontana dalla felicità autentica: stress da lavoro, da famiglia, da coppia, da solitudine, da impegni sociali, e poi le tasse, la crisi, le malattie, l’assicurazione sulla vita, il mutuo, le notizie drammatiche dal mondo….
Ma la felicità è possibile e raggiungibile, sempre.

Strade diverse per raggiungerla, spesso tortuose

C’è chi la insegue senza trovarla ma non si arrende, c’è chi la trova senza cercarla, molti arrancano con fatica per qualche istante di estasi: strade diverse accomunate da un rapporto dialettico con l’idea di felicità. Il vero problema però è che molte persone hanno in qualche modo “rimosso” dal loro orizzonte esistenziale questa possibilità. Entrati da anni in uno stile di vita tutto razionale e unzionale, si sono disabituati alla sensazione difelicità, al punto che quando sono in situazioni che potrebbe essere definite “felici”, riescono al massimo a dire che sono “serene”, quasi avessero paura di contattare il pieno benessere…

Può accadere su tutti i “piani”dell’esistenza: i sentimenti, la sessualità, la realizzazione personale, un traguardo lavorativo, uno stato di relax, addirittura la salute. Il cervello che da tempo non attiva gli assetti neurochimici che corrispondono alla felicità e al benessere non riesce a gestirli quando essi si presentano, li sente nemici o alieni e, come estrema difesa, può produrre un attacco di panico che, se non compreso nella sua dinamica, può ulteriormente combatterli. Ciò si innesca più facilmente su persone che per educazione e moralità fin da piccole si sono abituate a controllare le emozioni e a vivere al “riparo” dalla felicità, percepita come impossibile ma soprattutto…pericolosa.

Le felicità che spaventano
– L’estasi sessuale.
– La corrispondenza sentimentale.
– Una grande e improvvisa vincita di denaro.
– Avere tutto quello che si è sempre desiderato.
– Il raggiungimento di un traguardo agognato.
– Un eclatante successo pubblico.

I consigli: riabituati alle emozioni

Recita una fiaba
Prendi un libro di fiabe o di favole che ti piace e registra la tua voce che lo racconta. Nel parlare cerca di dare il massimo dell’espressività alle emozioni che le parole del testo contengono. Poi ascolta quello che hai registrato. Leggi e riascoltati finché la tua narrazione emotiva ti soddisfa.

Agisci senza fini
Le tue azioni sono troppo collegate al concetto di praticità e di utilità, non c’è più spazio per emozioni fini a se stesse. Inserisci nella tua giornata azioni e appuntamenti completamenti privi di finalità: sport (ma non per dimagrire o stare in forma), gioco (ma non per far divertire qualcuno), relax (ma non per lavorare poi di più), ritrovi (ma non per parlare di problemi)

Fai dance-therapy
È una tecnica corporea utilissima per contattare e liberare le emozioni trattenute e familiarizzare con esse, condividendole in gruppo. Bisogna vincere un po’ di vergogna ma ne vale davvero  la pena.

Frequenta degli entusiasti
Privilegia le relazioni con persone intraprendenti ed entusiaste della vita, capaci di trasmettere allegria in modo diretto e contagioso. All’inizio ti darà fastidio ma se insisti verrai “trascinato”. (fonte www.riza.it)