Archivi del giorno: ottobre 4, 2011

Cuticola di Nocciola: un sorprendente effetto Antiossidante

Svariati studi epidemiologici mostrano un notevole affetto cardioprotettivo associato all’aumento del consumo di frutta secca attribuito al contenuto di acidi grassi insaturi, all’elevato livello di fibra alimentare e alla forte presenza di molecole bioattive, queste ultime individuate in particolare nel gheriglio e nella cuticola della nocciola. Tra le molecole osservate vi sono tocoferoli di arginina e polifenoli che potrebbero esercitare effetti positivi a livello cardiovascolare, proteggendo dall’ossidazione le LDL o migliorando la funzione endoteliale. Il Dott. Del Rio dell’Università di Parma e il suo staff hanno recentemente pubblicato uno studio sul Journal of Agricultural and Food Chemistry nel quale si descrive la composizione polifenolica delle cuticole di nocciole raccolte in 9 diverse aree del mondo. Nello specifico si è osservato che i valori di capacità antiossidante totale (TAC) delle cuticole erano circa 3 volte la capacità antiossidante totale delle noci intere, 7/8 volte quella del cioccolato fondente, 10 volte quella del caffè e 25 volte quella delle more. In conclusione i ricercatori di Parma affermano che, se anche considerate un sottoprodotto, le cuticole di nocciola sono probabilmente una delle fonti commestibili più ricche di composti polifenolici (procianidine in particolare) e che la loro sorprendente capacità antiossidante le rende un ingrediente molto interessante e innovativo per aumentare l’assunzione giornaliera di antiossidanti con ingredienti naturali. (fonte www.freshplaza.it)

Le proprieta’ benefiche dello scalogno

Si pensa sia stato portato dai popoli che migrarono dal Medio Oriente verso l’Europa, e che fosse originario della città di Ascalone di Giudea. Ovidio lo considerava un potente afrodisiaco, così come fecero gli antichi prima di lui, e si sa che venne coltivato nei giardini di Carlo Magno. È lo scalogno (Allium Ascalonicum), un “parente” di aglio e cipolla (appartiene alla famiglia delle Liliacee) i cui bulbi, dalle dimensioni che ricordano quelle dei bulbi d’aglio, si differenziano dalla cipolla per via di un sapore più delicato e aromatico, e dall’aglio per il gusto meno pungente.

In cucina si presta a diversi usi, sia a crudo che come ingrediente per un soffritto. In particolare, le foglie, raccolte ancora verdi e tagliate finemente, sono ideali per insaporire insalate, mentre i bulbi sono spesso decisivi nella preparazione di salse e gustosi come ingrediente per un ragù. Come per quel che riguarda la cipolla, le lacrime sgorgano al momento del taglio: in prima battuta, con l’azione del coltello, si libera infatti acido propensolforico, il responsabile della lacrimazione, mentre il caratteristico odore è dato allo scalogno dal solfuro di allile, che risulta utile al nostro organismo come un ottimo disinfettante intestinale, ed è indicato anche per favorire le funzioni digestive, come vermifugo e come battericida. In più, è un ottimo antiradicalico, quindi un valido alleato nel contrastare l’invecchiamento.

Nella nostra penisola è molto apprezzato lo scalogno coltivato nei territori tra Faenza, Forlì e Imola, ovvero quello Scalogno di Romagna che fin dal 1997 ha ottenuto il marchio IGP. Uno scalogno che ha un sapore suo particolare, più forte e profumato di quello della cipolla e più dolce di quello dell’aglio, e che presenta una particolarità molto interessante: non producendo fiori non fornisce la possibilità di uno scambio di pollini tra infiorescenze di più piante, perciò è fondamentale conservare una parte dei bulbi raccolti nel corso dell’anno da poter piantare per ottenere un nuova produzione.

Sono molte le proprietà benefiche per l’organismo dello scalogno. Intanto per il contenuto di selenio, che risulta importante per l’accrescimento e ha una azione antiossidante, e di silicio, fondamentale per il buon funzionamento del nostro corpo. Quindi per il contenuto in vitamina C, anche se c’è da considerare che per assimilarla al meglio, lo scalogno dovrà essere mangiato crudo, visto che la cottura la distrugge. Ma lo scalogno è anche ricco di fibre, contiene fosforo, le vitamine del gruppo B, la vitamina A, le antocianine, sostanze che conferiscono quel colore violaceo al bulbo, utilissime per i capillari e per la circolazione in generale. Inoltre contiene flavonoidi, sostanze vegetali ed azione antibiotica, e in particolare la quercitina, alla quale recenti studi scientifici attribuiscono proprietà utili nella prevenzione dei tumori.(fonte www.freshplaza.it)

Kiwi: una fonte naturale di Antiossidanti

Il kiwi possiede una rinfrescante dose di sostanze anti-ossidanti, oltre a vitamine e minerali. Con il suo basso indice glicemico, il kiwi è una delizia per chiunque segua una dieta e un frutto da sogno per i diabetici.

Ricco di fibre che favoriscono il buon funzionamento dell’intestino, il kiwi è un concentrato di anti-ossidanti, i piccoli “soldatini” presenti in tutte le varietà di actinidia (tanto quelle a polpa verde, quanto quelle a polpa gialla), che proteggono il nostro organismo dai danni dei radicali liberi.

Questi frutti sono anche un’ottima fonte di vitamina C, fondamentale per il nostro sistema immunitario.

Un kiwi fornisce all’organismo il più alto apporto di potassio dopo le banane, cosa che aiuta a mantenere un adeguato livello d pressione sanguigna, abbassando il rischio di malattie cardiovascolari. Infine, il kiwi è una fonte di magnesio e di luteina, un potente antiossidante amico della nostra vista. (fonte
www.freshplaza.it)

Un nuovo importante ruolo per la Vitamina C

Nel mese di giugno 2011, sul Journal of Neuroscience, è stato pubblicato uno studio condotto da un team di ricerca della Oregon Health & Science University che pone in evidenza un coinvolgimento della vitamina C nel meccanismo della visione: in particolare, le cellule nervose dei nostri occhi hanno bisogno di vitamina C per poter funzionare correttamente.

Sembra infatti che le cellule nervose della retina abbiano bisogno di essere letteralmente immerse in “bagni” ad alte concentrazioni di vitamina C, sia all’interno che all’esterno di esse, per poter funzionare in maniera opportuna; e siccome la retina ha origine embrionale dal sistema nervoso centrale, la vitamina C potrebbe essere diffusa ovunque nel nostro cervello, più di quanto abbiamo mai potuto immaginare.

I neuroni del sistema nervoso centrale (di cui fanno parte encefalo e midollo spinale) sono provvisti di recettori che rispondono ad un’azione del neurotrasmettitore GABA, principalmente inibitoria, che modula l’eccitabilità neuronale. Tali recettori nelle cellule della retina cessano di funzionare correttamente quando viene rimossa la vitamina C. E’ possibile che la forte azione antiossidante della vitamina C contribuisca ad esercitare un’azione protettiva nei confronti dei recettori GABA o delle cellule stesse. E’ curioso come si comporti il nostro organismo quando si è a corto di vitamina C: la parte in cui essa è presente in concentrazioni relativamente maggiori è sempre il cervello.

L’importanza di essa quindi potrebbe andare al di là del meccanismo della visione e riguardare il sistema nervoso in un senso più ampio. Gli scienziati si spingono oltre, pensando ad uno dei sintomi che accompagnano lo scorbuto, la ben nota forma di avitaminosi associata alla carenza di vitamina C: la depressione. E non è da meno considerare le possibili implicazioni per altre malattie associate alla visione che si caratterizzano per un cattivo funzionamento dei recettori GABA nel sistema nervoso, tra cui l’epilessia.

Potrebbe una dieta ricca di vitamina C contribuire ad esercitare una protezione nei confronti della retina? A queste ed altre domande stanno ora puntando l’attenzione i ricercatori.
(fonte www.freshplaza.it)

Frutta e Verdura di Stagione: la Spesa di Ottobre

Anche se l’estate sembra non voglia lasciarci, è proprio in queste mese che l’autunno fa il suo ingresso regalandoci odori e sapori forti e caldi ma anche i primi malanni stagionali, da combattere però proprio grazie alla frutta e verdura fresca che possiamo trovare non solo sui banchi del mercato ma anche nel nostro orticello urbano.

E allora vediamo cosa possiamo mettere sulle nostre tavole, in questo mese di Ottobre, per prepararci ad affrontare con una giusta dieta alimentare il tanto temuto inverno.

VERDURA
Funghi
Profumo di funghi nell’aria, pronti per la raccolta? Attenzione però a quelli velenosi! Ottimi in tutte le salse, soprattutto se soffritti nell’olio con uno spicco d’aglio, in questa stagione possiamo trovare diverse qualità di funghi dai chiodini ai piopparelli. Ricchi di potassio, vitamina B e fibre questi meravigliosi frutti del bosco, sono adatti a chi ha bisogno di depurarsi e soprattutto a chi vuole mantenere la linea, perché poveri di calorie.

Anche se, secondo quant’afferma la Coldiretti, nonostante l’autunno sia già iniziato, l’assenza di pioggia ha avuto come conseguenza l’assenza dei funghi nei boschi italiani, non disperate perché queste arriveranno e non mancheranno le belle e tradizionali scorpacciate domenicali di tagliatelle fatte in casa con buonissimi e nutrienti funghi.

Zucca
Grande e polposa arriva finalmente la dolcissima zucca. Protagonista della terrificante notte di Hallowen, di questo splendido ortaggio che la natura ci offre non si butta proprio via niente, infatti è possibile mangiare anche i semi una volta salati e lasciati essiccare, oltretutto grosse fonti di Omega3 indispensabile per combattere il cattivo umore. Ingrediente principali nella cucina di tante regioni italiane, la zucca è così versatile da poter essere consumata in qualunque momento del pasto, da un risotto ai dolcetti,i è possibile infatti preparare, con questa, delle ottime ricette tradizionali ma anche alternative come ad esempio un saporitissimo spezzatino di soia con zucca.

Ricca di vitamina A e C, contiene anche sali minerali quali calcio e sodio, ha proprietà diuretiche, rinfrescanti e proprio per questo è un alimento essenziale per chi ha bisogno di una sana dieta disintossicante.

Radicchio
Buono buonissimo, con il suo bel colore rosso, rallegra anche il più semplice piatto di pasta. Ottimo contro il diabete, il radicchio è depurativo e aiuta la digestione. Ma non solo, è una buona fonte di sali minerali e vitamine. Come contorno, cotto alla griglia o per farcire delle calde crepes salate al forno, questo tipico ortaggio a foglia ci aiuta anche nelle infinite notti insonne in quanto ha proprietà sedative, ed infatti proprio per questa sua qualità sembra essere stato usato talmente spesso nell’antichità che addirittura Plinio il Vecchio ne parlava nella suaNaturalis Historia , lodandone le proprietà medicinali.

E ancora nel vostro cesto delle verdure per questo mese potreste mettere:

rabarbaro
patate novelle
barbabietole
tarasacco
carote
sedano
piselli
lattuga
zucchine
melanzane
fagiolini
ravanelli
peperoni
fagioli

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FRUTTA

Melograno
Affascinante il melograno con la sua buccia dura e con al suo interno questi semi così rossi succosi e dolci al palato ma allo stesso tempo dal sapore leggermente acidulo, dal quale succo si può preparare però una buonissima bevanda dissetante. Anche se può sembrare un peccato mangiarlo, per la sua eleganza infatti è spesso usato come ornamento in cucine o salotti, il melograno è anche molto generoso in quanto ricco di potassio di fosforo e vitamine A e C. Purtroppo poco usata nella cultura culinaria italiana se non come ingrediente per preparare dolci o marmellata, il melograno è invece molto utilizzato nelle cucine orientali.

Cachi o Kaki

Elio cantava“Italia si’ Italia no..la terra dei cachi “, ma in realtà non è proprio così in quanto le maggiori coltivazioni (quasi il 90%) di cachi, si trovano per lo più in Giappone e in Cina, anche se ovviamente è facile trovare nelle colline nostrane delle belle piante gonfie di questi dolcissimi frutti. Dalla polpa zuccherina, morbida e cremosa questo tipico frutto autunnale è un ottimo dessert, ed infatti proprio per il suo elevato contenuto di zuccheri è considerato molto calorico. Ottima fonte di vitamine A e C, una varietà dal gusto particolare è il cachi alla vaniglia anche detto cachi mela proprio per la consistenza soda e croccante della polpa.

Per tutto il mese di Ottobre possiamo ancora trovare

pere
uva
lamponi
kiwi
prugne
fichi
(FONTE http://greenme.it)