Archivi del giorno: ottobre 26, 2011

Kiwi per dormire bene

Non solo vitamina C. Il kiwi sarebbe in grado anche di favorire il sonno. Lo dice uno studio pubblicato dai ricercatori della Taipei Medical University di Taiwan sulla rivista scientifica Asia Pacific Journal of Clinical Nutrition . Ventidue uomini e due donne di età compresa fra i 20 e i 55 anni hanno mangiato due kiwi un’ ora prima di andare a dormire per quattro settimane. In tutti i pazienti è stato registrato un miglioramento nella durata e nella qualità del sonno. (fonte archiviostorico.corriere.it)

Il Frutto del Goji e la Vitamina C

A cura del Dott. Manuel Casadei 

Chi non ha mai sentito parlare della vitamina C e dei suoi innumerevoli effetti benefici e protettivi sull’organismo?

Fortunatamente la notizia è diffusa, ma è anche utilizzata a proprio beneficio?

Purtroppo non credo. Probabilmente per pigrizia, e forse anche per superficialità, spesso non prestiamo sufficiente cura a tutti quei piccoli mezzi che sono lì per offrirci una grande protezione.

E’ il momento di vincere la pigrizia e la superficialità e prendersi un po’ più a cuore il nostro benessere, magari incominciando proprio dalla ben nota vitamina C!

Certamente quasi ogni frutto, verdura e anche integratore può rappresentare una buona fonte di Vitamina C (se ne contiene in quantità adeguate), ma perché non approfittare di una vitamina C un po’ più speciale, visto che è disponibile?

Mi riferisco a una particolare fonte naturale che offre un derivato della vitamina C che pare essere ancor più efficace.

Nel frutto del Goji (Lycium barbarum L.), troviamo una vitamina C diversa da quella più comune che possiamo assumere ad esempio, da un integratore vitaminico. Nell’integratore troveremo più comunemente la vitamina C detta AA (L-Acido ascorbico), mentre nel frutto del Goji si forma una vitamina C peculiare, dal nome più complicato: 2-O-beta-D-Glucopiranosil-L-acido ascorbico), sinteticamente AA-2betaG. 

Questa particolare vitamina C ha dimostrato in studi controllati di laboratorio diverse proprietà interessanti:

  1. Possiede una capacità antiossidante superiore (a parità di quantità) rispetto alla comune vitamina C. Nello specifico, si è dimostrata più efficace nei confronti di alcuni radicali liberi, fra cui il perossido di idrogeno (H2O2), che viene normalmente prodotto all’interno dell’organismo per vari motivi e necessita quindi di un certo controllo antiossidante, soprattutto nei momenti in cui l’organismo sta combattendo virus e batteri (influenza, infezioni, ecc.). Infatti, soprattutto in questi momenti le cellule immunocompetenti tendono a produrre più H2O2 come risposta difensiva agli agenti patogeni che si sono insinuati nel corpo.
  2. Ricopre anche il ruolo di epatoprotettore, infatti, ha dimostrato di proteggere da malattie epatiche acute i ratti sottoposti a intossicazione tramite l’uso di un agente epatotossico specifico, il tetracloruro di carbonio.

Da quanto abbiamo appena scoperto, può essere utile alternare l’uso dei più comuni integratori di vitamina C con l’uso delle bacche di Goji o succo). Personalmente utilizzo 1 grammo di vitamina C al giorno, e moltissimi medici indicano l’uso di ½ grammo, perciò, arrivare a questi quantitativi con la sola frutta e verdura è un po’ difficoltoso, e diventa sensato fare riferimento a dei supplementi alimentari per raggiungere la quota indicata.

Riferimenti bibliografici scientifici:
2011 May;34(5):801-10. Epub 2011 Jun 9
Comparative evaluation of the antioxidant effects of the natural vitamin C analog 2-O-β-D-glucopyranosyl-L-ascorbic acid isolated from Goji berry fruit.
Zhang Z, Liu X, Zhang X, Liu J, Hao Y, Yang X, Wang Y.
Source
College of Life Science, Ningxia University, Yinchuan, Ningxia 750021, China.

Arriva l’Inverno. Facciamo scorta di Salute

Leggo da www.riflessioni.it

Con l’inverno arrivano le giornate con poco sole e temperature sempre più fredde. Questi due elementi possono incidere in modo negativo sulla salute in quanto il sistema immunitario è sensibile al freddo, per cui è più facile indebolirsi ed essere soggetti ad infezioni di vario genere. Inoltre, il poco sole rende più deboli alcuni meccanismi metabolici fondamentali, come la sintesi della vitamina D necessaria, tra l’altro, per fissare il calcio nelle ossa. Nei primi mesi invernali non si sente ancora questa debolezza, ma se non si ricorre ai ripari, a gennaio/febbraio avremo consumato le ultime riserve e arriveranno i problemi. Cosa fare dunque? Il primo passo è senz’altro l’alimentazione. Seguire ciò che la natura ci offre in questi mesi è una scelta intelligente. Castagne, zucche, patate sono carboidrati eccellenti che producono energia e calore interno, ideale per contrastare le temperature esterne in diminuzione. Tutti i cereali sono perfetti a questo scopo, perché ‘bruciano’ lentamente nel nostro organismo fornendo energia per lungo tempo. D’estate diamo preferenza agli zuccheri semplici, come quelli della frutta che danno subito energia per il movimento, invece d’inverno, muovendoci meno, abbiamo bisogno di energia più a lungo termine, e i carboidrati sono la fonte migliore. Anche i grassi (i lipidi) svolgono questa funzione ma in modo meno efficiente, e soprattutto è più difficile regolare le quantità ottimali, con il rischio di crescere di peso. Coloro che sono già sovrappeso dovrebbero preferire decisamente i carboidrati. I cereali sono la fonte migliore di carboidrati, insieme come già detto alle castagne e alle patate (le zucche ne contengono molti meno). Quelli integrali contengono anche preziosi sali minerali e altre sostanze importanti. Gli italiani amano la pasta, ma questa è più povera del cereale a chicco intero, come il riso, il farro, l’orzo ecc. Contrariamente a quanto si pensa normalmente, le proteine non sono così indispensabili, anche se d’inverno sono meglio che d’estate in quanto tendono anche loro a produrre calore nel corpo. Richiedono una digestione lunga ed impegnativa e sono più indicate a coloro che fanno attività fisica piuttosto che ai sedentari che consumano poche proteine. Quali preferire? Quelle da fonti vegetali, pur fornendo la stessa qualità di quelle animali, sono più digeribili, più leggere e hanno meno controindicazioni per la salute. Tutta la famiglia dei semi oleaginosi, che comprende noci, nocciole, mandorle, pistacchi, anacardi, semi di zucca, pinoli, semi di girasole, arachidi e altri semi, sono straordinarie fonti di proteine (equivalenti se non superiori a quelle della carne), oltre che di preziosi sali minerali (sono ricche di calcio), vitamine e lipidi polinsaturi (che fanno bene perché abbassano il colesterolo). Attenzione solo alle quantità perché 100g. possono dare anche 600 kilocalorie.

I legumi sono un’altra ottima fonte di proteine, soprattutto se abbinati con i cereali perché si completano. La cucina mediterranea abbonda di ricette di questo tipo; pasta e fagioli, riso e piselli, orzo e fagioli, polenta e lenticchie, pasta e ceci… Come dicevamo all’inizio, oltre all’esigenza di produrre calore per proteggersi dal freddo, c’è anche la necessità di rinforzare il sistema immunitario. Ci viene in aiuto una sostanza preziosa: la vitamina C. Sempre più studi dimostrano la sua straordinaria efficacia come antibiotico naturale per le vie respiratorie, per tutto l’apparato digerente, e per l’intestino. Dove la troviamo? In alcuni frutti invernali: i kiwi sono i più ricchi, ma anche gli agrumi si difendono bene. Tra le verdure i cavoli ne contengono discrete quantità. Tra le rarità, le bacche di rosa canina contengono una quantità altissima di vitamina C. Frutti di bosco come mirtilli e lamponi ne contengono sufficientemente. Infine, il melograno ne è molto ricco. La vitamina C è una sostanza molto delicata. Si distrugge a contatto con l’aria, con il calore del fuoco e con la conservazione, per cui la frutta va consumata fresca. Evitate quella già preparata o i succhi di frutta che ne sono privi. Le industrie aggiungono vitamina C sintetica ma non ha gli stessi effetti. Una bella spremuta d’arancia o qualche kiwi la mattina sono un ottimo modo di cominciare la giornata. Ricordatevi anche che la frutta non va consumata a fine pasto perché rovina tutta la digestione. Cos’altro fare per rinforzare il nostro sistema immunitario? In queste ultime giornate di sole cercate di stare all’aperto e di farvi scaldare dai suoi raggi. Fate anche movimento fisico, come camminate in montagna, bici o semplici passeggiate in città, perché fa sempre bene, anche in inverno coprendosi adeguatamente. Questi semplici consigli sono una sana prevenzione ai problemi di salute tipici dell’inverno, come febbri, raffreddori, mal di schiena e dei muscoli, bronchiti e infiammazioni varie alle vie respiratorie, digestive e intestinali. Fanno bene agli adulti, ma soprattutto agli anziani e ai bambini, più fragili e soggetti a queste minacce. Fate scorta di salute e passerete indenni i mesi invernali. (Nadia e Giacomo Bo www.ricerchedivita.it)