Utilizzato da sempre dalle popolazioni berbere per mantenere la pelle morbida, elastica e luminosa, l’olio di argan è anche un potente alleato per mantenere la salute dell’organismo
L’olio di argan è un olio vegetale, tra i più rari e preziosi del mondo.
Se assunto per uso interno è fonte di importanti principi nutritivi con proprietà antiossidante come gli omega-3 e la vitamina E.
Se applicato esternamente svolge un’azione nutriente e rassodante e ciò lo rende un vero e proprio elisir di bellezza per la pelle, soprattutto quella secca. La pelle secca, infatti, è più sensibile e più soggetta alle screpolature, alle rughe, alle smagliature e alle irritazioni, in quanto il naturale equilibrio idrolipidico risulta alterato. Come conseguenza, il tessuto cutaneo perde elasticità, compattezza e tono. Sbalzi di temperatura, smog, vento, l’aria secca degli ambienti climatizzati o riscaldati sono i nemici della pelle, ne ostacolano la capacità di rigenerarsi e provocano il precoce invecchiamento cutaneo.
L’olio di argan contiene più dell’80% di acidi grassi insaturi (linoleico 34%, linolenico 0,1% e oleico 46%), mentre tra i saturi, i componenti maggiori sono l’acido palmitico 13% e stearico 5%.
Questo olio vegetale è ricco di tocoferoli (tra cui il più abbondante è il γ-tocoferolo), di flavonoidi, carotenoidi e xantofille, steroli e triterpeni. Si tratta di principi attivi che forniscono nutrimento ai tessuti e ne contrastano la perdita di elasticità, prevenendo l’insorgenza delle rughe. La vitamina E, in esso contenuta, contrasta l’ossidazione degli acidi grassi, prevenendo così il precoce invecchiamento cutaneo. Infine i fitosteroli (schottenolo e spinasterolo) quasi assenti negli altri semi oleosi, svolgono un’azione lenitiva su pelli irritate, arrossate e screpolate, riducendo la sensazione di prurito.
Olio di argan: uso interno
Questo prezioso olio contribuisce anche a tenere sotto controllo i livelli ematici di colesterolo (LDL), protegge l’organismo dall’azione dei radicali liberi che provocano l’invecchiamento cellulare. Inoltre, l’olio di argan svolge un’azione preventiva rispetto alle malattie reumatiche e cardiovascolari e stimola le capacità cerebrali.
Può essere assunto per via orale sottoforma di perle, come integratore alimentare, o impiegato nella dieta di tutti i giorni, per condire a crudo le insalate e altre pietanze. Unito alle mandorle e al miele, è ingrediente dell’amlou beldi, la crema tradizionale marocchina, che ancora oggi si offre ai visitatori, assieme al pane e al tè alla menta, in segno di benvenuto.
Olio di argan: uso esterno
Come abbiamo visto, grazie alla presenza della vitamina E e agli antiossidanti, l’olio di argan svolge un’azione protettiva sulla cute, preservandola dagli agenti esterni come il sole o il freddo e lo smog. Quest’olio vegetale è impiegato nella cosmesi naturale per la cura del viso e del corpo, in quanto nutre e idrata sia la pelle che capelli secchi, fragili, sfibrati e privi di lucentezza. Bastano poche gocce applicate direttamente sulla pelle o, in alternativa, conviene inserirlo come prezioso ingrediente nelle crema fatta in casa.
Le sue proprietà emollienti e tonificanti lo rendono il migliore olio con attività rassodante, adatto alla cura del rilassamento cutaneo. E’ fondamentale per contrastare la formazione delle smagliature, soprattutto in gravidanza, per combattere le rughe e per restituire elasticità e tensione alla pelle secca, sensibile e disidratata.
Migliorando l’idratazione della pelle, l’olio di argan è in grado anche di aumentare le difese dei tessuti, mitigare rossori ed eczemi e favorire i processi di guarigione delle bruciature o curare gli eritemi solari. La sua azione lenitiva è utile in caso di distorsioni e contusioni. Non meno importante è l’ulteriore proprietà antisettica nei confronti dei microrganismi che causano infezioni cutanee, dermatiti e psoriasi.
Essendo un olio a rapido assorbimento che non lascia untuosità, e avendo un costo elevato, l’olio di argan non si presta particolarmente a essere utilizzato “assoluto” per i massaggi, ma può essere diluito per arricchire altri olii meno preziosi.
Olio di argan: descrizione della pianta
(Argania spinosa – Sapotacee)
Il nome “argan” con cui la pianta è conosciuta corrisponde al nome locale, in lingua berbera (tashelhit) e significa “olio”.
L’argan, o argania, è un albero endemico, cioè cresce spontaneo esclusivamente nel territorio del Marocco, in particolare nelle sue zone sudoccidentali, nella pianura del Souss, dove forma un’immensa foresta, l’Arganeraie, divenuta patrimonio dell’UNESCO.
Nonostante sia una pianta sempreverde, perde le foglie in periodi di stress idrico, riuscendo così ad adattarsi perfettamente al clima dal rigore secco e inospitale. Possiede rami spinosi (da qui l’epiteto spinosa), raggiunge gli 8-10 metri, ed è assai resistente: può vivere anche 150-200 anni.
La chioma è ampia e arrotondata, il tronco nodoso, tortuoso e abbastanza corto, formato spesso da più parti intrecciate tra loro. Le foglie, verde scuro e coriacee, servono di nutrimento a cammelli e capre. Queste ultime non esitano ad arrampicarsi sui rami per brucarle. I fiori, da bianchi diventano giallo-verdastri e compaiono tra maggio e giugno. Il frutto è una drupa carnosa simile all’oliva, ovale, fusiforme, lunga circa 30 mm, di colore giallo-bruno quando matura, e che contiene una noce molto dura, che protegge tre “noccioli”.
Questa pianta è un elemento indispensabile per mantenere intatto il fragile ecosistema di questa regione dell’Africa Atlantica, al confine con il deserto: le sue radici, penetrando nell’aridità del suolo pietroso, frenano l’erosione del terreno e rallentano la progressiva desertificazione del territorio.
Olio di argan: la lavorazione
L’olio di argan si ottiene dalla spremitura dei semi, che si trovano nei frutti della pianta. Lavorato in modo semiartigianale per preservarne tutte le caratteristiche e garantire allo stesso tempo qualità e sicurezza, l’olio viene prodotto da una cooperativa di donne di Essaouira, per le quali costituisce una importante fonte di reddito.
La produzione di quest’olio richiede un processo laborioso che, fino a poco tempo fa, era interamente realizzato a mano. L’operazione più laboriosa consiste nell’iniziale rimozione della polpa (destinata all’alimentazione del bestiame) e nella successiva estrazione della noce coriacea contenuta nel frutto. Successivamente, con l’ausilio di una pietra rotatoria, simile alle macine utilizzate per la produzione dell’olio di oliva, si procede con la spremitura meccanica dei semi, da cui si estrae l’olio: per ottenere un litro occorrono i frutti di almeno 8 alberi e circa 14-16 ore di lavorazione. La bassa resa e il laborioso processo di lavorazione contribuiscono, infatti, a farne lievitare il prezzo.
Attualmente il costo dell’olio di argan è nettamente superiore a quello dell’olio di oliva, tanto da raggiungere e superare i 50 euro al litro: non a caso è definito l’oro del deserto (fonte /www.cure-naturali.it)